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Fare attenzione sul lavoro, un’arma in più per risolvere i problemi

Cosa vuol dire fare attenzione sul lavoro e quanto è importante. Una caratteristica che può anche essere sviluppata con l’esercizio.

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“Fai attenzione!”, “Presta attenzione al cliente”, “Dovresti essere più attento”. Sono frasi che spesso sentiamo nella nostra vita lavorativa. Ma cosa significa davvero fare attenzione sul lavoro? L’attenzione propriamente detta è “un processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli ambientali ignorandone altri”. Si tratta cioè della capacità di dare importanza ad alcune cose e non ad altre.

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L’utilità dell’attenzione sul lavoro

L’attenzione sul lavoro è utile in quanto permette di individuare gli elementi su cui concentrarsi e quelli invece trascurabili. Un lavoratore attento è un lavoratore che sa su cosa è importante agire e cosa invece tralasciare. Le attività in cui il lavoratore deve mettere in pratica le proprie capacità di problem solving sono quelle che richiedono più attenzione. Infatti quando si ha una difficoltà da risolvere è necessario avere ben presente quali sono i parametri su cui agire e quali invece non ci aiutano a risolvere il nostro problema. Un lavoratore attento è un lavoratore che sa su cosa intervenire per migliorare le proprie performance lavorative. Inoltre l’attenzione permette di ridurre il numero di errori e, cosa ancor più importante, evitare per quanto possibile eventuali infortuni. A questo punto è necessario fare due precisazioni. La prima è che l’attenzione sul lavoro è cosa ben diversa dalla concentrazione (sul lavoro). Infatti la concentrazione è la capacità di mantenere un alto livello di attenzione in una data unità di tempo, quindi l’essere capaci di selezionare – ad esempio – gli elementi utili a risolvere un problema per tutte la durata delle 8 ore della giornata lavorativa. L’attenzione è anche cosa diversa dall’intuito, che invece è la capacità di prestare attenzione ai giusti stimoli “a prima vista”, senza quindi analizzare accuratamente la situazione. Insomma, l’attenzione è molto meno “stressata” dell’intuito.

Vantaggi dell’attenzione

Chi nel lavoro utilizza l’attenzione fa meno fatica degli altri e ha più successo. Infatti l’attenzione permette di gestire al meglio le proprie risorse. Un esempio, se per risolvere un problema riesco a concentrarmi, anche attraverso una funzionale organizzazione del lavoro, sui dati utili tralasciando quelli non necessari, sprecherò meno energie di chi invece non sa riconoscere gli elementi importanti da quelli che non lo sono. E naturalmente sarà possibile anche avere più successo perché si arriverà prima degli altri alla giusta conclusione.

Come sviluppare l’attenzione

L’attenzione è una capacità che è possibile sviluppare. Infatti spesso basta apportare alcuni accorgimenti al proprio modo di lavorare per avere dei miglioramenti significativi sotto il profilo dell’attenzione. Ecco alcuni consigli che ti propongo:

Non navigare sul web su siti non inerenti a quello che stai facendo. Mentre si lavora è molto negativo distrarre l’attenzione dal proprio compito ogni pochi minuti e dirottarla sulla rete per puro svago. Piuttosto prendi delle pause ogni tot minuti per consultare il web o il tuo profilo Facebook, ma regola questi momenti altrimenti rischi di perdere solo tempo prezioso.

Fai un programma giornaliero. Ogni mattina scrivi un piccolo programma della attività che vuoi svolgere in quella giornata, questo vi aiuterà tenere una traccia del tempo che hai a disposizione per svolgere un certo compito e quindi a ottimizzare gli sforzi.

Una cosa alla volta. È molto attraente l’idea di essere persone multitasking, capaci cioè di fare più cose alla volta. Tuttavia è provato che la nostra attenzione funziona meglio se si concentra su un solo compito alla volta.

Il giusto ambiente. Per quanto possibile è importante lavorare in un ambiente libero da distrazioni. Quindi di pure al tuo collega di andare a parlare al cellulare fuori dal tuo ufficio. Ne va della qualità del tuo lavoro.

La regola dei 25 minuti. C’è una teoria (http://pomodorotechnique.com/) che consiglia di impegnarsi per 25 minuti su un compito e intervallare i successivi 25 minuti con una breve pausa di 5 minuti. Secondo questo metodo 25 minuti è il tempo in cui la nostra attenzione lavora al meglio.

Dare una letta. Se possibile, qualche ora prima di dedicarvi a un compito, fatevi un’idea di cosa si tratta. Questa abitudine permette al tuo cervello di spendere meno energie al momento di affrontare il compito, perché la tua attenzione ha già un’idea generica delle problematiche che dovrà gestire.

Stress e attenzione sul lavoro

Stress da lavoro correlato e attenzione non vanno tra loro d’accordo. Un alto livello di stress infatti riduce la capacità di attenzione dei lavoratori. Infatti lo stress non limita solo le nostre risorse psicologiche, facendole funzionare male. Riduce anche capacità basilari come quella di ascolto e comprensione dei compiti che ci sono assegnati. Pertanto ridurre lo stress è un ottimo modo di aumentare la propria attenzione sul lavoro.

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