A gennaio il mercato dell’auto ha registrato una significativa riduzione delle vendite. Nel primo mese del 2013 infatti, le immatricolazioni di auto nuove sono state 113.525, il 17,58% in meno rispetto alle 137.745 di un anno fa. L’usato invece, appare in controtendenza, è infatti cresciuto del 6%. Fiat ha sostanzialmente tenuto: le auto del Lingotto immatricolate a gennaio sono state 34.123 contro le oltre 40.000 dell’anno scorso nello stesso periodo, ma la quota di mercato della fabbrica guidata da Marchionne è aumentata rispetto sia a dicembre del 2012 (29.27%) , sia a gennaio di un anno fa (29,41%), attestandosi al 30.06%.
La tenuta di Fiat è socialmente importante soprattutto in ottica occupazionale. Non più di qualche giorno fa all’inaugurazione della fabbrica di Grugliasco, Marchionne aveva spiegato che in Italia non sarebbe stato chiuso nessuno stabilimento, ma anche come gli sforzi per far rimanere la produzione nel Bel Paese siano stati tutt’altro che di poco conto. A tirare sono soprattutto le piccole e le medio piccole Panda e Punto, assieme a Lancia Y e Fiat 500L. Quest’ultima ha totalizzato 34.000 ordini in tutta Europa, risultando l’auto “media” più venduta.
A bloccare le vendite di auto, l’incertezza sul risultato delle elezioni, spiegano le associazioni di categoria, ma anche le troppe tasse e una generale difficoltà degli italiani a risparmiare, come sottolineato recentemente dall’Eurispes. Sulle tasse, secondo il Centro Studi Promotor, si sarebbe arrivati ad una specie di paradosso: "L'impatto della tassazione ha raggiunto livelli tali da essere non solo paralizzante per i consumi automobilistici, ma addirittura controproducente per lo stesso gettito fiscale". A pesare su tutto il settore è anche il costo del carburante. Il Csp ha fatto notare come “il fortissimo rincaro della tassazione ha avuto infatti un impatto così negativo sui consumi che il gettito fiscale di dicembre, invece di aumentare, è calato di ben il 7,2% con una perdita secca per l’Erario di 229 milioni e con la prospettiva”. Negli Stati Uniti, la situazione è del tutto diversa. Fiat-Chrysler cresce costantemente dal 2008. A gennaio, le vendite sono aumentate del 16% (oltre 117.000 auto vendute). Quelle della sola 500 del 31%, in continua crescita da 11 mesi.
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