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Calano fortemente le vendite di auto in Europa

Il 2012 è stato un anno estremamente difficile per molti comparti produttivi, come del resto già si sapeva ampiamente. Per il mercato delle autovetture è stato però letteralmente drammatico, tanto da far registrare una contrazione dell'8,2% nelle immatricolazioni della Unione Europea. Le vetture vendute, infatti, sono state poco più di 12 milioni, il livello più …

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Il 2012 è stato un anno estremamente difficile per molti comparti produttivi, come del resto già si sapeva ampiamente. Per il mercato delle autovetture è stato però letteralmente drammatico, tanto da far registrare una contrazione dell'8,2% nelle immatricolazioni della Unione Europea. Le vetture vendute, infatti, sono state poco più di 12 milioni, il livello più basso dal 1995 ad oggi, mentre l'8,2 in meno è il maggior calo percentuale verificatosi dal 1993, quando il dato negativo raggiunse addirittura il 16,9%.
I dati diffusi dalla associazione che rappresenta le case automobilistiche (Acea), delineano un quadro abbastanza impietoso e il trend negativo, iniziato quindici mesi prima, non può certo dirsi terminato, se si pensa che a dicembre il crollo è stato doppio rispetto alla media annuale, attestandosi al 16,3% in meno.

Se il quadro europeo è fosco, quella dell'Italia è addirittura nero. Il nostro paese, infatti guida questa classifica con un dato che si approssima al meno 20%, soglia che viene evitata per un solo decimale, mentre la Francia fa registrare una contrazione del 13,9%, la Spagna un meno 13,4% e la Germania un meno 2,9%. Solo il Regno Unito, si salva, con un incremento delle vendite pari al 5,3%. Tra i grandi gruppi che producono autovetture, si conferma il pessimo momento della Fiat, che ha lasciato sul campo larghe quote e risentito in maniera particolare del pessimo momento del mercato tricolore, quello di riferimento del gruppo torinese. Il quale ha immatricolato tra Europa dei 27 e nazioni che aderiscono all'Efta meno di 800mila autoveicoli, che corrispondono ad una quota del 6,4%. Dato ancora peggiore nell'ultimo mese dell'anno, quando la Fiat ha venduto meno di 51mila vetture, guadagnando una quota del 6%. Un dato che è stato reso possibile soprattutto dalla vendita di Panda e 500, le quali nel loro segmento hanno conseguito una quota del 28,1%. L'azienda guidata da Marchionne, ha aumentato le quote di mercato nel Regno Unito, ove ha fatto registrare un incremento del 19,3% e in Spagna, ove l'incremento è stato dell'1%. Il Regno Unito ha fornito ottime risposte anche per quanto concerne Lancia/Chrysler, ove le vendite sono aumentate addirittura del 182%, mentre la Francia ha dato un responso positivo del 25,6% e la Germania del 3,8%. Il segno più caratterizza anche il marchio Jeep, che ha saputo incrementare i suoi volumi di vendita del 19%.
Le macchine vendute da Fiat sul vecchio continente si attestano a quota 582mila, che corrispondono ad una quota complessiva del 4,6%, mentre la quota di Lancia/Chrysler raggiunge lo 0,7%. A sua volta, Alfa Romeo raggiunge le 90mila immatricolazioni nell'arco del 2012, che le permettono di raggiungere anch'essa lo 0,7% del mercato europeo. Un dato che a dicembre ha subito un lieve peggioramento, con poco più di 5mila vetture vendute e una quota dello 0,6%. Per quanto concerne Jeep, le immatricolazioni complessive sono state più di 28mila, tra le quali le 2400 di dicembre, che le hanno permesso di aumentare la sua quota dell'11,4% rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente. L'ultimo dato è quello che riguarda i marchi di lusso, cioè la Ferrari e la Maserati, che nel corso dell'anno appena concluso, hanno venduto poco meno di 4mila vetture.
I dati in questione, sembrano una palese conferma di una crisi che non sembra avere alcuna intenzione di lasciare campo libero alla ripresa invocata da più parti e ormai attesa come una vera e propria liberazione.

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