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Alitalia – Air France: si torna a discuterne

Il futuro di Alitalia, torna ad aleggiare sulla politica italiana. Dopo la soluzione adottata nel corso del 2008, con la costituzione di Cai, la situazione della compagnia di bandiera è tornata ultimamente a preoccupare non poco, a causa di una gestione finanziaria che è ancora abbastanza squilibrata. A parlare di ciò che sta succedendo intorno …

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Il futuro di Alitalia, torna ad aleggiare sulla politica italiana. Dopo la soluzione adottata nel corso del 2008, con la costituzione di Cai, la situazione della compagnia di bandiera è tornata ultimamente a preoccupare non poco, a causa di una gestione finanziaria che è ancora abbastanza squilibrata. A parlare di ciò che sta succedendo intorno ad Alitalia, e dei rumors che la vorrebbero sulla strada di una fusione con il gruppo Air France-Klm, è stato stavolta Corrado Passera, l’influente Ministro dello Sviluppo Economico, che ha analizzato il problema in una intervista al quotidiano “Il Messaggero”, durante la quale sono stati toccati tutti gli aspetti della questione e che sta provocando polemiche legate ad alcuni passaggi della stessa.

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Passera, che in veste di Amministratore Delegato di Intesa San Paolo, è stato uno dei principali protagonisti dell’operazione di salvataggio del 2008, ha affermato in particolare che gli azionisti del gruppo italiano, prima di sigillare eventuali accordi con il gruppo franco olandese, dovrebbero avere l’accortezza di attendere gli sviluppi della situazione e, in particolare, una eventuale revisione della situazione dei conti della compagnia di bandiera, che metterebbe Alitalia in una posizione più favorevole nel corso delle trattative. Una revisione che, però, non dovrebbe comportare un aumento di capitale troppo elevato, secondo il Ministro dello Sviluppo del governo Monti, che ricorda come per i soci dati un uscita qualche idea sia già presente In considerazione del fatto che è appena scaduto il lock-up che teneva insieme il destino degli attuali azionisti, sempre Passera afferma che un eventuale rinvio nel perfezionamento degli accordi sarebbe del tutto auspicabile, in quanto la compagnia potrebbe dar luogo ad una azione di revisione dei conti, con sensibili vantaggi da un punto di vista di riqualificazione dell'azione di marketing. Un vantaggio che sarebbe estremamente sensibile anche per il nostro paese, il quale avrebbe modo di diventare il primo azionista o perlomeno un attore di peso di quello che si prospetta come il carrier più influente del vecchio continente.
Per quanto concerne l'aspetto strettamente finanziario legato al reperimento delle risorse necessarie al rilancio di Alitalia, Passera si dichiara assolutamente convinto che non si tratti di cifre troppo rilevanti. Inoltre, sempre secondo il ministro, a proposito di eventuali defezioni che dovessero verificarsi nel corso delle operazioni le quali potrebbero sfociare in un aumento di capitale, gli strumenti in grado di ovviare al problema che potrebbe crearsi, non mancano di certo e non sarebbe da escludere il profilarsi abbastanza rapido di soluzioni alternative, in grado evitare scompensi in una fase così delicata. Una volta che la compagnia di bandiera sarà tornata in condizioni di equilibrio, rendendosi perciò ancora più appetibile sui mercati, potrebbe essere perciò dato l'inizio alle operazioni di fusione con altri soggetti, a partire da quella Air France-Klm che continua a dimostrarsi un convitato di pietra per qualunque discorso legato ad Alitalia.
Proprio sulla compagnia franco-olandese, si è verificato il passaggio che sta provocando polemiche, soprattutto dove Passera afferma che la fusione in proposito, sarebbe la naturale evoluzione del discorso iniziato nel 2008 e che spinse a varare l'accordo dell'epoca con Air France-Klm. Lo stesso Messaggero, ha infatti dovuto precisare che questa interpretazione sarebbe frutto di un malinteso nato durante una conversazione di carattere privato tra Passera e Osvaldo De Paolini, vice direttore del quotidiano romano.

 

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