Le nuove disposizioni sul Canone Rai continuano a far discutere: i dubbi sull’imposta che, dal prossimo mese di luglio, verrà addebitata nella bolletta della luce restano, infatti, tanti. In attesa del decreto attuativo che dovrebbe dare forma definitiva alle tante voci circolanti, la Rai sta cercando di fornire qualche chiarificazione rispondendo – sul sito www.canone.rai.it – alle domande più frequenti (le famose Faq) sull’argomento.
L’addebito dell’importo nella bolletta della luce non sembra lasciare scampo ad alcuno: chiunque risulti titolare di un’utenza elettrica dovrà pagare il canone Rai. “Dall’1 gennaio 2016 – si legge sul sito della Rai – la detenzione di un apparecchio tv si presume nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica”. In pratica: se nella vostra casa di residenza c’è la corrente elettrica, la Rai presuppone che ci sia anche un televisore e, dunque, un’imposta da pagare. E se così non è, spetta a voi dimostrarlo e dichiararlo. “La presunzione – continua la nota della Rai – può essere superata con una dichiarazione allo sportello SAT dell’Agenzia delle Entrate con la quale si attesta di non detenere alcun apparecchio. La dichiarazione ha validità per l’anno in cui è presentata”.
Ma c’è da stare cauti anche sui tempi. Secondo l’Unione nazionale dei consumatori (Unc), infatti, non bisogna essere troppo precipitosi. “Non fate autocertificazioni anticipate – consigliano dall’associazione – ossia prima che vi arrivi la richiesta indebita del pagamento del canone Rai. La dichiarazione di non detenere apparecchi, infatti, deve essere resa nelle forme previste dalla legge, con modalità da definirsi con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Si spera che, con la bolletta, sia anche allegato un modellino apposito per l’autocertificazione che eviti al consumatore dichiarazioni incomplete. In ogni caso dovete aspettare, senza mettere le mani avanti, anche perché difficilmente la vostra letterina sortirebbe gli effetti desiderati, vista la mole di banche dati che già dovranno incrociare”.
E cosa succede, invece, alle aziende? Quali regole devono seguire coloro che hanno una tv in negozio, in un esercizio pubblico o in ufficio? Per loro, le cose resteranno praticamente invariate. Gli esercenti e i gestori di locali pubblici chiamati a pagare il canone Rai dovranno farlo nel modo tradizionale: tramite bollettino postale. Esattamente come coloro che risultano in affitto in un’abitazione: si pensi agli studenti o ai lavoratori fuori sede che, pur condividendo un solo apparecchio tv con i coinquilini, dovranno pagare ciascuno il canone Rai. Salvo ripensamenti dell’ultima ora.
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