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Come aprire un agriturismo: consigli pratici, guadagni e burocrazia

Tutte le informazioni utili su come fare per aprire un agriturismo, l’iter burocratico e il kit di supporto da scaricare

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Aprire un agriturismo è un sogno di moltissimi italiani. Vivere in mezzo alla natura, avere dei ritmi meno frenetici rispetto a quelli cittadini e respirare aria buona, sono solo alcune delle motivazioni che possono spingere le persone ad intraprendere questa scelta. Prima di abbandonare il proprio impiego e la propria vita di città, tuttavia, è bene informarsi. Onde evitare di ritrovarsi di fronte a problemi insormontabili e mai presi in considerazione. Ma, soprattutto, per non rischiare di farsi trovare impreparati di fronte a qualsiasi tipo di avversità. E’ così che, di seguito, andremo ad approfondire il tema di come aprire un agriturismo, perché è conveniente aprirne uno e quali sono le pratiche burocratiche necessarie per avviare questo particolare tipo di attività.

Che cos’è un agriturismo

aprire agriturismo

Quando si parla di agriturismo ci si riferisce ad un’azienda agricola che opera in ambito turistico, offrendo sia vitto che alloggio all’interno della propria azienda. Questo particolare tipo di attività è nato con il preciso scopo di supportare in qualche modo il comparto agricolo e quello dell’allevamento. L’attività, consentita per le imprese agrituristiche, viene regolamentata da un’apposita Legge Nazionale. All’interno di essa sono specificate le modalità con cui è consentito offrire ospitalità all’interno della propria struttura. Come, ad esempio, quella che riguarda la fornitura dei prodotti utilizzati in cucina che, in gran parte, dovranno essere coltivati in loco.

Dal 2013 in Italia è stato istituito il marchio di settore “Agriturismo Italia” che viene utilizzato per contraddistinguere le imprese che operano nel settore, rispettando i parametri previsti dalla Legge e tutte le normative del caso. Ad esso si accompagna un sistema di classificazione delle imprese che funziona in modo analogo a quello degli alberghi. In questo modo, il turista avrà un’idea più chiara sul livello di comfort fornito dalla struttura, sulla qualità dell’ambiente circostante e sulla quantità di servizi proposti al pubblico.

Le principali attività agrituristiche

Le attività agrituristiche sono quelle attività che comprendono sia il momento della ricezione del pubblico, che il livello di ospitalità in generale che viene proposto agli avventori. In esse vengono raggruppate, ad esempio:

  • offerta di alloggi da proporre in fase di pernottamento oppure spazi all’aperto da destinare a chi fa campeggio;
  • somministrazione di cibo e bevande prodotti in gran parte in loco o da aziende agricole ubicate nella zona;
  • proposta di percorsi di degustazione di prodotti locali;
  • organizzazione di attività ludiche, didattiche, ricreative, escursionistiche sia all’interno che negli spazi all’aperto volte principalmente a valorizzare il territorio circostante e la vita rurale

Perché conviene aprire un agriturismo

Aprire un agriturismo potrebbe rivelarsi essere un ottimo investimento a lungo termine. Questo mercato, infatti, è piuttosto consolidato nel nostro paese e, nel corso degli ultimi quindi anni, ha registrato una crescita esponenziale nella domanda. Sono sempre più i turisti, infatti, che preferiscono trascorrere qualche giorno fuori dal tram tram cittadino e concedersi giornate in mezzo alla natura. Non solo.

Un’enorme fetta di mercato rappresentata dagli under 35 si sta dimostrando sempre più interessata a visitare strutture agrituristiche. Siano essi giovani coppie, famiglie o amanti della buona cucina. E’ così che, chi sta già operando nel settore agricolo, potrebbe trovare in questa estensione una buona opportunità di guadagno. Ma, soprattutto, una valida alternativa per integrare il reddito derivante dall’agricoltura con attività complementari. Una recente statistica, infatti, avrebbe dimostrato che il fatturato medio di questo particolare tipo di impresa si aggira attorno ai 60.000 euro annui.

Normative e burocrazia di un agriturismo

Aprire un agriturismo richiede determinate procedure burocratiche indispensabili per avviare l’attività in modo corretto. E, soprattutto, per usufruire di tutte le opportunità di impresa che mette a disposizione lo stato. Ecco di seguito gli adempimenti obbligatori.

Aprire la partita iva

Proprio come accade per chiunque ha intenzione di avviare un’attività di tipo imprenditoriale, anche chi vuole aprire un agriturismo è obbligato ad aprire una Partita Iva. Questo passaggio può essere delegato ad un commercialista oppure alle associazioni di categoria.

Iscrizione al Registro delle Imprese

Un altro step piuttosto scontato riguarda l’iscrizione dell’attività agrituristica nel Registro delle Imprese. La registrazione può essere effettuata presso la Camera di Commercio di competenza. La domanda, per essere accolta, dovrà essere corredata di tutta la documentazione necessaria.

Apertura di un conto fiscale

L’apertura di un conto fiscale è un’altra tappa obbligata per cui vuole avviare un’attività agrituristica. Con questo termine di intende una sorta di conto virtuale grazie al quale è possibile tenere monitorati debiti e crediti con l’Agenzia delle Entrate. Ma anche le varie imposte da versare, come IVA e IRAP.

Iscrizione al registro regionale degli operatori agrituristici

Tra i requisiti indispensabili per chi vuole aprire un agriturismo è l’iscrizione al registro regionale degli operatori agrituristici, poiché l’impresa verrà disciplinata (anche se solo in parte) dalla regione.

Richiedere l’autorizzazione del comune

Prima di iniziare a svolgere le attività in programma, tuttavia, è indispensabile richiedere ed ottenere l’autorizzazione da parte del comune. A tal proposito, è bene informarsi sulle modalità e le tempistiche necessarie presso il municipio di competenza, in quanto la documentazione potrebbe variare da comune a comune.

Quantità di terreno necessaria

Partendo dal presupposto che un agriturismo è un’attività che prevede la somministrazione di bevande e alimenti prodotti in loco, è necessario prevedere un’adeguata quantità di terreno da destinare alla coltivazione dei prodotti o all’allevamento degli animali. In Italia sono disponibili delle tabelle standard che aiutano a calcolare la quantità di appezzamento necessaria per aprire un’impresa agrituristica. In base a questi grafici, poi, si potrà calcolare la quantità di ore di lavoro necessarie per occuparsi dell’attività e della lavorazione del suolo.

Le altre autorizzazioni necessarie

Oltre agli adempimenti spiegati nel corso dei paragrafi precedenti, esistono delle altre autorizzazioni indispensabili per chi è intenzionato ad aprire un agriturismo:

  • iscrizione a INPS e INAIL;
  • ottenere l’autorizzazione dei Vigili del Fuoco;
  • essere in regola con le tasse per i rifiuti;
  • ottenere l’autorizzazione per l’affissione di cartelli e insegne;
  • avere il libretto di idoneità sanitaria;
  • ottenere l’autorizzazione sanitaria dei locali;
  • iscrizione alle associazioni di categoria.

Regolamentazione di riferimento

La normativa di riferimento per gli agriturismi in Italia è regolamentata nella legge 96/2006 che ne determina il significato e che ha come obiettivo la promozione delle comunità rurali. Questa legge, tuttavia, demanda gran parte delle responsabilità alle regioni, sia per quel che riguarda gli adempimenti, che i requisiti necessari.

Aprire un agriturismo: costi e guadagni

Veniamo ora ad un punto cruciale della questione: quanti soldi servono per aprire un agriturismo? Non esiste una risposta a questa domanda che possa essere universale. Questa attività, infatti, può essere avviata senza un investimento iniziale. Ma, in alcuni casi, per farla partire è indispensabile sostenere costi molti elevati. La spesa economica necessaria dipende molto dalla situazione personale di partenza. Bisogna valutare, quindi, se si dispone già di un casolare, se è necessario intraprendere dei lavori di ristrutturazione, se si dispongono di strumenti o animali per la coltivazione o per l’allevamento.

Ad aggiungersi a tali spese, potrebbero presentarsi altre uscite da classificarsi come costi di pubblicità e marketing per la promozione dell’attività e dei servizi proposti. Ma anche il reperimento di materie prime da impiegare nella somministrazione di bevande e alimenti se non si hanno a disposizione. C’è da considerare, tuttavia, che, considerata la natura di questa attività, è possibile che la regione o lo stato preveda dei fondi appositi o degli incentivi a chi decide di avviare un’impresa in questo settore.

Regime fiscale

L’agriturismo, per legge, produce reddito d’impresa. Ed è proprio per questo motivo che viene sottoposto ad un regime fiscale forfettario. E’ previsto, quindi:

  • per l’IVA: regime forfettario con riduzione del 50% per le operazioni imponibili;
  • per le imposte dirette: determinazione del reddito forfettaria, a cui viene applicato il coefficiente di redditività del 25%.

Guadagni

Ma quindi vale davvero la pena aprire un agriturismo? Diciamo che la risposta non va bene per tutte le situazione. Ma che, anzi, deve essere valutata caso per caso. Prendendo in considerazione sia i fattori ambientali che la situazione economica personale. Per capire se un investimento come questo può valere davvero la fatica e lo sforzo iniziale, bisogna innanzitutto raccogliere tutte le informazioni necessarie riguardo agli adempimenti richiesti dal proprio comune. In questo modo è possibile avere un’idea più chiara della situazione e degli step da intraprendere nell’immediato periodo.

Un’altra analisi da fare è quella che riguarda la situazione delle strutture di riferimento (come, ad esempio, le condizioni del casolare) e le opportunità che ha da offrire  il territorio circostante. Avere un agriturismo in una zona unica nel suo genere e che ha la possibilità di proporre ai propri avventori servizi di alta qualità, può generare moltissimi incassi. Anche nel breve periodo.

Da non dimenticare, infine, che prima di avviare l’attività agrituristica (proprio come accade per tutte le altre attività imprenditoriali), è indispensabile avere una buona liquidità a disposizione. In questo modo, sarà più semplice gestire le prime spese iniziali. Per gli investimenti più consistenti, invece, bisogna valutare eventuali concessioni di mutui e finanziamenti da parte di banche o istituti di credito.

Kit di supporto

Per chi volesse un supporto per aprire un agriturismo ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche segnaliamo il Kit Creaimpresa: Come aprire un agriturismo. (da noi valutato e ritenuto veramente valido)

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