In Italia e all’estero il modo di fare turismo sta cambiando: scegliamo soggiorni più brevi in luoghi che sappiamo offrire quel “qualcosa in più” che fa la differenza e che ci permette di vivere un’esperienza unica nel suo genere. Ecco perché aprire un albergo diffuso può essere una scelta vincente. Per chi conosce bene il proprio territorio ed è alla ricerca di un’attività piacevole e dinamica, che può richiedere un impegno anche solo stagionale o non continuativo, aprire un Albergo Diffuso rappresenta un’opportunità di business di grande attualità e buoni guadagni. Bisogna però conoscere quali siano le caratteristiche distintive di un Albergo Diffuso, per non confonderlo con altre tipologie di strutture ricettive, i suoi vantaggi e le normative che lo regolano. Se vi attrae l’idea, ecco allora alcune indicazioni per capire meglio di cosa stiamo parlando!
Indice
Che cos’è un Albergo Diffuso e le sue caratteristiche distintive
Vi starete sicuramente chiedendo, prima di tutto, che cosa sia un Albergo Diffuso. Messo a punto da Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, ha una storia che affonda le radici nell’ospitalità italiana, ed è stato riconosciuto in modo formale per la prima volta in Sardegna con una normativa specifica che risale al 1998. Si tratta dunque di una struttura ricettiva ma, soprattutto, di un modello di ospitalità originale e di sviluppo turistico del territorio. Per prima cosa, è necessario chiarire che stiamo parlando di un vero e proprio albergo, con tutti i servizi e le comodità che offrono le normali strutture ricettive che conosciamo (reception, bar, sala ristorante, ecc.), ma che ha la finalità di offrire un’esperienza, uno stile di vita tipico di un piccolo borgo o centro storico. L’Albergo Diffuso è poi qualcosa che non si costruisce dal nulla, ma nasce mettendo in rete strutture e immobili già esistenti, senza creare alcun impatto ambientale. E’ spesso possibile confonderlo con gli ormai ampiamente diffusi B&B, ma alcune caratteristiche ci permettono di contraddistinguerlo:
- Gestione unitaria: si tratta di una struttura gestita in modo imprenditoriale e professionale. A differenza di un B&B ad esempio, non si tratta di uno strumento di integrazione del reddito ma dello sviluppo di una vera e propria idea imprenditoriale ;
- Servizi alberghieri: fornisce tutti i servizi necessari agli ospiti;
- Camere e unità abitative dislocate in più edifici separati e preesistenti;
- Servizi comuni: presenza di locali adibiti a spazi per gli ospiti, come bar, zona ristoro e reception;
- Distanza ragionevole fra le unità abitative e gli spazi comuni: un massimo di 2/300 metri tra le unità abitative e le strutture con i servizi di accoglienza;
- Presenza di una viva comunità ospitante;
- Presenza di un ambiente autentico;
- Riconoscibilità;
- Stile gestionale integrato nel territorio e nella sua cultura
Albergo Diffuso: i vantaggi
Molteplici sono i vantaggi offerti dall’apertura di un Albergo Diffuso e non riguardano solamente la creazione di maggiori opportunità occupazionali, ma anche la riqualificazione e la rivalutazione del territorio e dei piccoli borghi in cui sorgono. L’Albergo Diffuso nasce infatti dal riutilizzo di strutture già esistenti, di immobili non utilizzati o sottoutilizzati, che vengono recuperati e rinnovati per creare un’idea nuova di albergo che sia in grado di offrire ai visitatori un tipo di ospitalità basata sul “vivere”, non solo sul “visitare”, e promuovere l’offerta turistica e i prodotti tipici locali, valorizzando il territorio con un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Quello che si viene a creare non è più una struttura verticale, tipica dei classici alberghi, ma orizzontale, a rete, che coinvolge tutti i produttori locali, considerati componente chiave dell’offerta turistica proposta.
Aprire un albergo diffuso: burocrazia e previsioni di guadagno
Previsioni di guadagno: possono essere molto elevate, dipende dai servizi offerti e dalle attrattive presenti sul territorio, ma soprattutto dalla capacità di offrire uno specifico stile di vita. Inoltre, le presenze turistiche in questo caso non sono legate al clima ma sono destagionalizzate quindi potenzialmente distribuite in tutto l’arco dell’anno. E poi, è una tipologia di offerta che piace e trova ancora mercato perché sono ancora poche le strutture attive in Italia.
La scelta del luogo in cui far nascere un Albergo Diffuso è fondamentale e determinerà il successo o meno della vostra iniziativa. Per prima cosa bisogna ricordare che, essendo una modalità di sviluppo del territorio, è necessario che non venga aperto in un borgo abbandonato. Le attività e i servizi fanno parte dell’offerta proposta e devono già trovarsi nell’area di interesse pronte ad accogliere chi vi alloggerà. La finalità è proprio quella di evitare, o perlomeno frenare, lo spopolamento e l’isolamento dei piccoli centri, ma senza comprometterne l’identità con la costruzione di nuovi edifici.
Normative: è necessario sapere che le normative che regolano le attività e l’apertura di un Albergo Diffuso, variano da regione e regione, ma quella da prendere come punto di riferimento è quella sarda, prima in Italia a riconoscere l’albergo diffuso come struttura ricettiva distinta dalle altre. Certamente molti sono i punti in comune tra le varie disposizioni regionali, per primo la definizione stessa di albergo diffuso.
Kit di Supporto
Per chi volesse un supporto per aprire un albergo diffuso ed avere info e consigli per avere finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni pubbliche segnaliamo il Kit Creaimpresa: Come avviare un Paese Albergo – Albergo Diffuso (da noi valutato e ritenuto veramente valido).