Aumentano i contributi Inps pagati dalle aziende agricole per i lavoratori dipendenti.
Come atteso, l’Inps ha diramato una recente circolare nel quale fa il punto sulla “nuova” entità della contribuzione a carico delle aziende agricole per la manodopera occupata nel 2015, fissata ora a un totale del 45,336%, quale frutto della sommatoria degli oneri su fondo pensioni, quota Inail, assistenza infortuni sul lavoro, cassa integrazione, prestazioni economiche di malattia, fondo garanzia Tfr, addizionale Inail, disoccupazione. A stabilirlo, l’art. 3 del d.lgs. n. 146/97, che prevede che l’aliquota destinata al fondo pensioni dovuta per gli operai agricoli aumenti ogni anno di uno 0,70% fino a raggiungere quanto previsto per la generalità dei datori di lavoro.
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Contributi Inps per le aziende agricole, cosa cambia
Ora, considerato che dello 0,70% sopra ricordato lo 0,50% è a carico del dipendente e lo 0,20% è a carico dell’impresa, e considerato che per i lavoratori dipendenti delle aziende agricole è già stata raggiunta l’aliquota contributiva a loro carico (8,84%), l’incremento di cui sopra riguarda solamente la quota a carico del datore di lavoro. In altre parole, l’incremento è di 0,20%, e l’aliquota Ivs del settore primario passa al 28,30%, di cui il 19,35% a carico dell’azienda.
Contributi Inps, il quadro riassuntivo delle aliquote
Ma come si arriva al totale della contribuzione del 45,3365%, sopra accennato? Il calcolo, per quanto non certo ottimistico, prevede la sommatoria di tutte le voci previste dall’attuale normativa. Per arrivare alla suddetta contribuzione si tenga dunque conto di:
- Contributo fondo pensioni 28,19% di cui 8,84% a carico del lavoratore e 19,35% a carico dell’azienda
- Contributo Quota base 0,11%
- Contributo assistenza infortuni sul lavoro 10,125%
- Contributo addizionale Inail 3,1185%
- Contributo disoccupazione 1,41%
- Contributo cassa integrazione 1,5
- Contributo prestazioni economiche di malattia 0,683%
Contributo fondo di garanzia Tfr 0,20%
Minimale di retribuzione
Ricordiamo infine che il limite minimo di retribuzione giornaliera da valere per il 2014, ai fini dell’imposizione dei contributi Inps dovuti per gli operai agricoli a tempo indeterminato è pari a 42,46 euro. Mentre per la quota di retribuzione mensile superiore a 3.844 euro, pari al tetto pensionabile 2015 (46.123 euro annui), l’aliquota contributiva a carico degli operai a tempo indeterminato va maggiorata di un punto.
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