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Cooperative: cosa sono e cosa fanno?

Che cosa sono le cooperative, quali sono le loro caratteristiche e che vantaggi possono consolidare in capo ai soci.

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Le società cooperative sono una forma societaria costituita per poter gestire in comune un’attività di impresa, con lo scopo di fornire agli stessi soci (cooperatori) i beni e servizi utili per il conseguimento dei quali la cooperativa è stata fondata. Nel corso degli anni (e delle riforme societarie), caratteristiche e ruoli delle società cooperative hanno subito profondi mutamenti: cerchiamo di capire quale sia la situazione attuale, come costituire una società cooperativa, e quali sono i vantaggi conseguibili attraverso essa.

Scopo della cooperativa

cooperative

Stando a quanto sancito dall’art. 45 della Costituzione italiana, “la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata”. A sua volta, l’assenza di uno scopo speculativo coincide con la prevalenza, in seno alle cooperative, dello scopo mutualistico, ovvero della finalità relativa al soddisfacimento dei bisogni del socio. Ne consegue che alla base della nascita della cooperativa vi è principalmente la volontà comune, dei membri soci cooperatori, di tutelare i propri interessi (di consumatori, ad esempio, o di lavoratori). Il numero minimo di soci con il quale una cooperativa può costituirsi è di 9 membri e possono costituirsi solamente attraverso un atto pubblico.

Cooperative a mutualità prevalente e “diverse”

Come risulta facilmente intuibile dall’esperienza diretta, la cooperativa non deve necessariamente perseguire come unico scopo quello mutualistico (ovvero, quello della tutela degli interessi dei propri soci, mediante l’assicurazione di condizioni migliori di quelle che potrebbero ottenere sul mercato), potendosi invece rivolgersi anche all’esterno con scambi profittevoli. Sotto tale punto di vista si suole pertanto distinguere due diverse tipologie di cooperative:

  • Le cooperative a mutualità prevalente
  • Le cooperative non a mutualità prevalente, o cooperative diverse.

Sono solamente le prime, quelle a mutualità prevalente, a rispettare i requisiti previsti dall’art. 2512 del Codice civile, che le definisce quali cooperative che:

  • svolgono la loro attività prevalentemente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi;
  • si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, delle prestazioni lavorative dei soci;
  • si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, degli apporti di beni o servizi da parte dei soci.

Altre caratteristiche delle cooperative

Oltre alla loro qualificazione a mutualità prevalente, o meno, le cooperative posseggono alcune specifiche caratteristiche che contribuiscono a differenziarle dalla generalità delle società di persone o di capitali.

Tra questi elementi, uno dei più rilevanti è l’applicazione del c.d. “voto capitario”, ovvero del fatto che ogni socio in assemblea ha diritto a un solo voto, indipendentemente dal valore della propria quota di capitale sociale (contrariamente a quanto avviene nelle società di capitali, dove i voti sono attribuiti in proporzione alla quota di partecipazione al capitale sociale). Non mancano comunque alcune eccezioni: ai soci cooperatori persone giuridiche può infatti spettare un numero di voti superiore (fino a cinque), così come in relazione ai soci sovventori.

Tra le altre caratteristiche, vi è anche il principio della parità tra i soci, che oltre al voto capitario si esplica con la necessità di un giudizio motivato sui motivi di ammissione o sul diniego di ammissione nei confronti di nuovi soci. Altre peculiarità sono il c.d. “principio della porta aperta” (non vi è alcuna necessità di modificare l’atto costitutivo per ammettere nuovi soci) e il suo capitale variabile.

Quali tipologie di cooperative esistono

A seconda della natura dei soci e delle finalità che gli stessi soci cooperatori cercano di raggiungere all’interno della cooperativa, è possibile distinguere diverse tipologie di cooperative. Cerchiamo di individuare le principali:

  • cooperativa di consumo: l’obiettivo della cooperativa di consumo, o di consumatori, è quello di acquistare e vendere beni a prezzi vantaggiosi per i propri soci e per i consumatori (ovvero, a condizioni migliori di quelle dei concorrenti sul libero mercato);
  • cooperativa di produzione e di lavoro: l’obiettivo è quello di procurare lavoro alle migliori condizioni possibili per i propri soci – lavoratori (ovvero, a condizioni più remunerative di quelle che i soci lavoratori potrebbero trovare sul libero mercato);
  • il credito cooperativo attraverso l’istituto delle BBC (Banche di Credito Cooperativo) il cui obiettivo è quello di fare un’equa politica di credito verso clienti e soci con conseguente discostamento da logiche di solo guadagno;
  • quello della produzione, ad esempio le cooperative agricole, dove ogni socio cede i propri prodotti alla società al fine di rivenderli;
  • quello delle costruzioni delle società cooperative edilizie.

Tra le altre forme di cooperative, una breve citazione è ascrivibile alle cooperative di dettaglianti, le cantine sociali e le cooperative sociali.

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