Il Governo sta lavorando al programma per far ripartire il nostro Paese a seguito della pandemia da coronavirus. Dal 26 aprile in previsione diverse riaperture, con il ripristino delle zone gialle e l’introduzione di misure restrittive meno rigide. Si incomincia con le attività dei locali come bar e ristoranti all’aperto per arrivare alla riapertura di piscine e palestre.
Indice
L’Italia riparte dal 26 aprile
Il Governo ha deciso di ripartire dal 26 aprile, con il ripristino delle zone gialle e di misure restrittive meno rigide. Si inizia con bar e ristoranti che avranno la possibilità di garantire pranzi e cene all’esterno in aree aperte. A confermarlo sono gli scienziati che hanno affermato come all’aria aperta il rischio di contrarre il coronavirus si abbassa notevolmente, senza rappresentare un rischio elevato. Ovviamente, anche all’aperto si dovranno rispettare determinate regole sulla sicurezza sanitaria. Ed ancora, ci si avvia anche alla riapertura delle regioni, con la possibilità di spostarsi sul territorio nazionale. Ci sarà la novità del pass che consentirà liberi spostamenti. Il decreto sarà firmato dal Premier Mario Draghi la prossima settimana, fissando tutte le regole ed il calendario delle riaperture nel corso dei prossimi mesi. In ogni caso, resta in vigore l’obbligo della mascherina, del distanziamento sociale ed il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Sarà prorogato di altri due mesi lo stato di emergenza.
Il monitoraggio prima delle riaperture
La data del 23 aprile è particolarmente importante perchè ci sarà il monitoraggio con i dati settimanali sui contagi da coronavirus. Tenendo in considerazione tali dati, ci sarà l’aggiornamento delle varie fasce di colore. In particolare saranno tenuti in considerazione i dati sul numero dei contagi, ma anche quelli dei guariti. Particolare attenzione anche alla situazione presente negli ospedali, con il numero dei ricoverati ed i posti letto disponibili. Da non dimenticare i dati sulle persone vaccinate, con molta attenzione alle categorie fragili. Insomma, prima di procedere alle graduali riaperture è indispensabile considerare tutta una serie di fattori sul coronavirus e l’indice di trasmissibilità.
Dal 26 aprile sarà possibile spostarsi tra le regioni che si trovano in zona gialla. Oltre a questo c’è un’interessante novità, ossia la disposizione di un pass che consentirà lo spostamento anche verso le fasce arancioni e rosse. In questo caso è necessario possedere una certificazione che accerti di essere stati sottoposti a vaccino, oppure di aver fatto un tampone antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti con esito negativo. In alternativa si dovrà dimostrare di aver già avuto il coronavirus e di essere guariti, così da aver sviluppato gli anticorpi. Ancora non si sa bene se basterà una certificazione oppure le autorità sanitarie dovranno rilasciare apposito tesserino. In ogni caso il prossimo decreto stabilirà tutto.
Bar e ristoranti aperti anche a pranzo e cena
Le prime attività a ripartire saranno bar e ristoranti, che dal 26 aprile potranno rimanere aperti anche a pranzo e cena, consentendo il consumo al tavolo ma solo in luoghi aperti. Ovviamente ci riferiamo alle zone gialle, perchè in zona arancione e rossa questo ancora non sarà possibile. A tavola ci potranno essere massimo quattro persone, mentre nel caso di conviventi tale numero può aumentare. Resta la possibilità della vendita di prodotti da asporto e consegna a domicilio.
Dal 26 aprile sarà consentito anche praticare sport all’aperto e non solo quello individuale. Oltre alla corsa, tennis, bicicletta e ginnastica che è già possibile fare, sarà consentito anche il calcetto ed il basket. Dal 1° giugno sarà possibile andare allo stadio e palazzetti dello sport con 500 persone nei luoghi chiusi e 1.000 nelle strutture all’aperto. Per quel che riguarda il cinema ed il teatro, questi potranno riaprire nel pieno rispetto delle norme sul distanziamento ed ovviamente garantendo una capienza di pubblico limitata. Riaprono anche i musei e le mostre a cui bisognerà però prenotarsi con anticipo, per evitare assembramenti ed il pericolo di contagio.
La riapertura delle piscine il 15 maggio
Da metà maggio si potrà tornare in piscina ma anche in spiaggia. Gli stabilimenti balneari riapriranno, con l’obbligo di rispettare il distanziamento tra ombrelloni e sdraio. Nello specifico tra gli ombrelloni della stessa fila dovranno esserci 4 metri di distanza, mentre tra file diverse ci dovranno essere 5 metri. Il distanziamento tra sdraio e lettini dovrà essere di 2 metri. Questo è necessario per evitare contagi da coronavirus.
Arriviamo al 1° giugno quando sarà possibile anche andare in palestra. Ci sono tuttavia delle rigide linee guida e regole da dover seguire, con particolari restrizioni all’interno degli spogliatoi. Bisognerà comunque prenotarsi alle varie lezioni, in maniera da avere un limitato numero di persone all’interno delle strutture, evitando assembramenti. Occorrerà sanificare le attrezzature dopo ogni utilizzo ed è vietato l’uso delle docce. Gli oggetti personali dovranno essere custoditi in appositi sacchetti di plastica. Il 1° luglio consentirà la partecipazione di pubblico alle fiere e convegni.
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