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Coronavirus: in arrivo il nuovo Dpcm. Cosa cambia dal 6 marzo al 6 aprile?

In arrivo il nuovo Dpcm con ulteriori norme restrittive per contenere la curva dei contagi da coronavirus che sale sempre di più. Cosa cambia dal 6 marzo al 6 aprile?

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Sta per arrivare il nuovo Dpcm firmato dal Premier Mario Draghi con nuove restrizioni per contenere i contagi da coronavirus. La bozza del documento dovrebbe essere firmata a breve. Ecco cosa potrebbe cambiare dal 6 marzo al 6 aprile.

Coronavirus: aumentano i contagi

coronavirus

Su tutto il territorio nazionale stanno aumentando notevolmente i contagi da coronavirus. Nonostante la campagna vaccinale sia stata avviata da settimane, il tasso di positività non sembra diminuire. A complicare lo scenario ci sono le diverse varianti, tra cui la più diffusa sul nostro territorio è quella inglese. Secondo il bollettino, il 1° marzo si sono registrati ben 13.114 nuovi casi di coronavirus, con 474 ricoveri in più. Dati che non possono lasciarci indifferenti e dimostrano quanto sia necessaria una nuova stretta per evitare il peggio. In una situazione abbastanza critica, alcune regioni italiane sono già corse ai ripari, chiudendo le scuole, mettendo provincie e comuni in zona rossa, con nuove ordinanze che in qualche modo riportano alla mente il lockdown totale dello scorso anno. L’appello alla chiusura ed a misure più restrittive arriva oramai da tutta Italia, con dei divieti che riguarderanno anche il periodo di Pasqua.

In arrivo il nuovo Dpcm

Tra qualche giorno il vecchio Dpcm firmato dall’ex Premier Giuseppe Conte scadrà. Per questo motivo è già pronta una bozza del nuovo documento, che porterà la firma del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il Dpcm avrà valore dal 6 marzo al 6 aprile, coprendo anche il periodo di Pasqua. Oltre a nuove chiusure ci saranno anche delle riaperture di particolari settori. In particolare dal 27 marzo, stando alla bozza del documento, potrebbero riaprire i battenti cinema e teatri, ma nel pieno rispetto delle norme anti coronavirus. Non è tutto, perché durante il fine settimana sarà possibile andare a visitare i musei su prenotazione.

Barbieri, parrucchieri e centri estetici

Ci sono delle novità per i barbieri, parrucchieri e centri estetici. In particolare se prima i barbieri e parrucchieri potevano essere sempre aperti sia in zona gialla, arancione e rossa, ora le cose cambiano. Si procede con la sospensione si tutte le attività dei servizi alla persona in zona rossa. Dunque, tutti i servizi di questo tipo restano rigorosamente chiusi nelle zone rosse ossia quelle con alto tasso di contagi da coronavirus.

Coronavirus e spostamenti

Ci saranno delle strette sui viaggi e sugli spostamenti, proprio per limitare al massimo il contatto tra persone e l’incremento dei contagi. A Pasqua non sarà possibile viaggiare per turismo ed organizzare la classica gita fuori porta. Resta confermata la possibilità di fare rientro presso il luogo di residenza, domicilio o abitazione. Inoltre è possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute e necessità. In zona gialla è consentito fare visita a parenti solo una volta al giorno nella fascia oraria compresa tra le 5 del mattino e le 22. Resta confermato il coprifuoco ed il divieto assoluto di organizzare feste private presso le varie abitazioni. Il rischio di assembramenti è troppo alto e non si può rischiare così tanto.

Shopping limitato e negozi

Lo shopping nelle prossime settimane sarà limitato, con la chiusura di vari negozi. Nelle zone rosse i negozi restano chiusi tranne quelli di prima necessità, come supermercati, alimentari, farmacie, ferramenta. Al contrario, nelle zone gialle ed arancioni tutti i negozi possono rimanere aperti proseguendo la propria attività commerciale. Inoltre, durante il fine settimana i centri commerciali sono chiusi. Ovviamente in tutti i negozi ed esercizi commerciali valgono le solite regole sul distanziamento sociale, ingressi scaglionati e l’obbligo di indossare la mascherina.

Coronavirus: scuola e ristorazione

Nelle zone rosse tutte le scuole sono chiuse, mentre in altre situazioni sono in presenza le scuole dell’infanzia, elementari e medie. Ragionamento diverso viene fatto per le superiori dove è prevista la didattica in presenza al 50% fino ad un massimo del 75%. In molti Comuni però, anche le scuole medie ed elementari sono state chiuse, a causa dell’alto tasso di contagi da coronavirus. Si tratta di un discorso particolarmente delicato che nel corso dei mesi ha creato non pochi attriti tra le varie forze politiche. Per quanto riguarda la ristorazione sarà possibile andare al ristorante solo nelle zone gialle e solo per pranzo, mentre dalle ore 18 alle 22 è consentito l’asporto e la consegna a domicilio. Nelle zone arancioni e rosse la ristorazione lavora solamene da asporto e consegne a domicilio durante tutto l’arco della giornata.

Oltre a queste il nuovo Dpsm potrà contenere altre misure restrittive per contenere i contagi da coronavirus

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