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Crisi edilizia, Redaelli: “Modificare Patto di Stabilità”

Una grave crisi sta attraversando in Italia il settore dell’Edilizia, secondo Confartigianato a causa di alcune misure del Patto di Stabilità

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Una grave crisi sta investendo in Italia il settore dell’edilizia. A dirlo, una ricerca di Confartigianato: “Se nell’Unione Europea la situazione migliora nettamente dopo 7 anni di flessione ininterrotta, in Italia l’inversione di tendenza stenta a manifestarsi”. Fanno ben sperare i dati altalenanti di cui non si è ancora ben compreso l’esito finale: curiosamente, alla fine del 2014 c’è stato proprio un incremento in Italia del settore dell’artigianato edile, il che ha anche portato ottimismo nell’ambito dell’edilizia e dell’economia nazionale in genere. Sul finire dello scorso anno, infatti, la produzione aveva visto una crescita del 2,3%, proprio mentre nel resto dell’Unione Europea si stava registrando un leggero calo, che tradotto in numeri è stato dello 0,5%. La media invece si sta rivelando inferiore a quella della crescita riscontrata nell’Unione Europea in quest’ultimo periodo, e anzi l’Italia sta registrando un calo che mette in crisi le oltre 530mila piccole e grandi imprese artigiane del settore edile.

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Crisi edilizia, Redaelli: “Modificare Patto di Stabilità”

 

Il numero di imprese del settore dell’edilizia è diminuito in Italia in questo difficile inizio anno, a causa della crisi che ha investito l’economia dopo che il crollo dei prezzi aveva inizialmente fatto registrare un boom nell’ambito edile. Qualcuno rimarca il fatto che, unica nota positiva del momento, sono in sostanziale calo gli infortuni sul lavoro del settore dell’edilizia, mentre a ben guardare ciò è dovuto al calo del lavoro e dei lavoratori impegnati nelle aziende che si occupano di artigianato edile. L’allarme è stato dato oggi dal Sole24Ore, che per primo ha esaminato i dati ed evidenziato la forte crisi che sta albeggiando su uno dei settori pur sempre tra i più importanti dell’economia nazionale.

Le critiche maggiori di fronte a questo scenario  sono rivolte, da parte degli esperti del settore dell’edilizia, ad alcune regole che fanno parte del Patto di Stabilità. Arnaldo Redaelli, infatti, presidente di Confartigianato Edilizia, ha esternato in questi termini le sue opinioni e proposto i provvedimenti che gli appaiono necessari e urgenti: “Di fronte a questo scenario, emerge in modo evidente la necessità di misure strutturali per rilanciare la costruzione e dare una scossa salutare a tutta l’economia italiana, assicurando una risposta alla domanda abitativa, infrastrutturale e di riqualificazione urbana. Evidentemente è necessario far ripartire gli investimenti in infrastrutture, sbloccando la realizzazione di opere pubbliche a livello locale e modificando le regole del patto di stabilità interno. Inoltre, non è più rinviabile il piano contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza antisismica. È anche da qui che dobbiamo ripartire per rimettere in moto l’edilizia: dalla manutenzione del territorio per proteggerlo dalle calamità naturali”.

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