Lo scorso dicembre è stata presentata una ricerca realizzata dall’ANMIL (Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi) e dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, che ha avuto come obiettivo quello di rilevare le possibili conseguenze psicologiche derivanti da un incidente di lavoro.
Si tratta di uno studio condotto in tre anni, che si articola in quattro studi: in due di essi sono stati utilizzati, durante la rievocazione degli incidenti, indicatori fisici, come la frequenza cardiaca o la conduttanza cutanea, mentre negli altri due sono state ‘misurate’ facoltà come la memoria o l’attenzione.
La prima fase ha coinvolto due gruppi di 14 persone, uno dei quali composto da chi ha subito almeno un infortunio nella propria vita con una distanza dall’incidente compresa tra i 5 e i 25 anni. In questa prima parte si è rilevata una certa propensione al rischio di sviluppare un disturbo da stress post-traumatico.
Il secondo studio si è focalizzato sugli aspetti clinici. Nel campione di infortunati, la distanza temporale dall’incidente variava da 6 mesi e 7 anni, mentre il tasso di invalidità era compreso tra il 25% e il 75%. Questa fase della ricerca ha sottolineato una maggiore vulnerabilità degli individui che hanno subito un incidente sul lavoro, i quali tendevano a sviluppare un aumento dei disturbi d’ansia e, in particolare, un disturbo da stress post-traumatico, oltre che disturbi depressivi e difficoltà nel fronteggiare situazioni stressanti e nel gestire la propria rabbia.
Si è costato come all’aumentare della sintomatologia post-traumatica si riducevano le abilità di reagire alle situazioni stressanti.
Nell’ultimo studio si è deciso di svolgere un’indagine correlazionale tra sintomatologia post-traumatica, disfunzioni cognitive e attivazione fisiologica emozionale durante la rievocazione dell’incidente.
Dai risultati finali della ricerca è dunque emerso che chi è vittima di un incidente sul lavoro può presentare una sintomatologia post-traumatica, accompagnata da una maggiore vulnerabilità ad accusare sintomi depressivi, ansia , irritabilità e disturbi cognitivi, come difficoltà di attenzione e di concentrazione, soprattutto di fronte a stimoli che possono ricordare gli incidenti.
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