Tutte le informazioni utili su come diventare procuratore dei calciatori oggi, in seguito alla riforma della FIFA. Normativa di riferimento e requisiti necessari.
Il procuratore dei calciatori, che dal 2001 viene definito Agente dei calciatori, è un professionista il cui ambito di attività è definito dalla FIFA: uno specifico regolamento infatti si occupa di stabilire lo svolgimento di trattative e trasferimenti, all’interno della medesima federazione, o tra federazioni differenti. Il procuratore dei calciatore è colui il che rappresenta o assiste una Società Sportiva e/o un calciatore, in forza di uno specifico rapporto contrattuale, per la conclusione o risoluzione di un contratto di prestazione sportiva o di un trasferimento. Se siete amanti del calcio e il vostro sogno è lavorare nel settore, eccome come fare per diventare procuratore dei calciatori oggi.
Indice
Il procuratore dei calciatori: normativa di riferimento
La nuova normativa in materia, il Regolamento degli agenti, introduce un nuovo approccio basato sul concetto di intermediari, ed è stata approvata dal Comitato Esecutivo FIFA nel corso della riunione del 21 marzo 2014 ed entrata in vigore il 1 ° aprile del 2015. La novità più significativa, e che ha conseguenze importanti sulla professione e su chi è interessato ad intraprenderla, è la soppressione dell’esame abilitante l’esercizio della professione. Sebbene l’esame non sia più necessario, occorre comunque una profonda conoscenza del settore e possedere le competenze necessarie per svolgere la professione.
Come diventare procuratore dei calciatori
Per acquisire le conoscenze necessarie per lavorare come procuratore dei calciatori sono disponibili sul mercato specifici corsi di formazione che preparano alla professione, con costi e ore variabili, anche in base al titolo di studio del candidato. Ma vediamo nello specifico gli step previsti dalla normativa di riferimenti per diventare procuratore dei calciatori.
Coloro che intendano svolgere, anche occasionalmente, l’attività di Procuratore Sportivo e risiedano legalmente in Italia sono tenuti a registrarsi come tali iscrivendosi nel Registro tenuto dalla FIGC e pubblicato dalla stessa ogni anno. L’iscrizione nel Registro è subordinata al versamento dei diritti di segreteria stabiliti dalla FIGC e ha la validità di un anno. Per poter effettuare l’iscrizione è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
-essere legalmente residente in Italia;
-godere dei diritti civili e non essere stato dichiarato interdetto, inabilitato, fallito;
-non avere riportato condanne definitive per il reato di frode sportiva di cui alla legge 401/1989 ovvero per delitti non colposi puniti con la pena edittale della reclusione superiore, nel massimo, a cinque anni;
-non avere riportato nell’ambito dell’ordinamento sportivo la sanzione della preclusione;
-non trovarsi in nessuna situazione di incompatibilità prevista dal presente regolamento e di non avere sanzioni disciplinari in essere e non ancora completamente scontate nell’ambito della FIGC, e di avere esaurito i pagamenti di eventuali sanzioni pecuniarie o essere comunque al corrente con eventuali rateizzazioni.
Si passa poi alla stipula del Contratto di Rappresentanza tra il calciatore o la Società Sportiva che si rappresenta. E’ in questo documento che deve essere indicato il corrispettivo dovuto al Procuratore Sportivo: lo stipendio dell’agente è generalmente inquadrato intorno al 3% dell’ingaggio del giocatore.
Il sogno di ogni procuratore è di occuparsi dei giocatori di Serie A, laddove gli ingaggi sono molto elevati e la propria professione trova massima pubblicità e fregio: ma anche dedicarsi alle serie minori, soprattutto con un buon parco di giovani promettenti, può essere una strada da non sottovalutare, in termini di soddisfazioni e guadagni.
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