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Disoccupazione giovanile: in Italia al 66%

La disoccupazione giovanile in Italia detiene il primato europeo, secondo i dati Eurispes

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Il 66% dei ragazzi italiani di età compresa tra i 18 e i 34 anni vivono ancora nel “nido” della propria famiglia d’origine. Bamboccioni, secondo l’infelice espressione coniata in tempi recenti da qualcuno? No, le cause, strettamente dipendenti dalla disoccupazione, sono da ricollegarsi alla crisi, dato che dipendono da fattori economici. Questo è quanto emerso dall’ultima analisi sui dati Eurostat, secondo la quale due su tre sono i giovani che, pur volendo, non potrebbero al momento andare a vivere per conto proprio, a causa della mancanza di un lavoro stabile. Il dato vale all’Italia il triste primato sul fenomeno, mentre il record positivo è detenuto al momento dalla Danimarca, dove i ragazzi nelle stesse condizioni sono il 15,8% dei giovani appartenenti alla stessa fascia di età.

Eurispes giovani disoccupati

 

Rispetto al 2008 c’è stata addirittura una decrescita in tal senso, dal momento che in quell’anno la situazione faceva registrare all’Italia appena un 60,5% di giovani non indipendenti tra i 18 e i 34 anni. Nello stesso lasso di tempo c’è anche chi in Europa ha visto invece diminuire il fenomeno, come la Germania. La Francia invece lo ha visto aumentare, ma solo di 2 punti percentuale, a fronte dei 5 del Bel Paese, e si è assestata su un 11,3%, minore del tasso tedesco che è del 16,8%. Quello dell’Inghilterra raggiunge il 13,8%, mentre in Spagna abbiamo una percentuale del 37,4% di non autonomi.  Superiamo anche la bistrattata Grecia, che ci segue con un 50% circa di giovani nelle stesse condizioni. In generale, si registra in tutta Europa un certo spread tra quanto avviene a ragazze e ragazzi: a lasciare prima la casa è ovunque la parte femminile della popolazione giovane. Secondo le ultime ricerche, infatti, è oggi il mondo femminile quello ovunque più orientato verso la costruzione di una vita autonoma, e sarebbero dunque le donne quelle ad avvantaggiarsi di una maggior spinta individuale e di gruppo sociale nel cercare di ottenere una posizione economica e lavorativa stabile.

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