Lotta all’evasione fiscale, il via libera da parte del Garante delle privacy per la sperimentazione di nuovi sistemi da adoperare nella lotta agli evasori fiscali. Ecco di cosa si tratta.
Arriva il via libera da parte del Garante della privacy per la sperimentazione di nuovi sistemi contro l’evasione fiscale che, appunto, aiuteranno a scovare gli evasori fiscali. L’Agenzia delle Entrate potrà così iniziare ad utilizzare questi nuovi sistemi in via sperimentale.
Indice
Fisco: lotta all’evasione fiscale con nuovi sistemi sperimentali
Il Garante della privacy, attraverso un comunicato stampa del 29 aprile 2019, ha dato il via libera alla sperimentazione di nuovi sistemi automatizzati per la lotta all’evasione fiscale. Il tutto nel pieno ed assoluto rispetto di determinate garanzie a salvaguardia dei cittadini e dei loro diritti. Così, messo in chiaro questo punto fondamentale, l’Agenzia delle Entrate potrà iniziare fin da subito, ad adoperare questi nuovi modelli e sistemi automatizzati, per smascherare gli evasori fiscali che danneggiano l’intero Stato. Tuttavia per combattere l’evasione, non basta il solo operato dei controlli a tappeto da parte dell’Agenzia delle Entrate, serve un lavoro di collaborazione e scambio dati anche con altre amministrazioni e con la Guardia di Finanza.
Evasione fiscale, tutti i controlli saranno ben organizzati ed efficaci
Si prevede una decisa e determinata lotta all’evasione. In particolare, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimenti nei confronti di:
- Tutti i contribuenti che, presentano delle incongruenze tra i redditi che hanno dichiarato ed i loro rapporti finanziari e bancari
- Tutti i cittadini che hanno tenuto rapporti con operatori finanziari presenti all’estero, il tutto in maniera non coerente con le informazioni in possesso del fisco.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate è tenuta ad avvisare i contribuenti sotto verifica cioè coloro su cui si stanno effettuando controlli relativi alla loro posizione con il fisco.
Le garanzie legate alla lotta contro l’evasione fiscale
Sono state ritenute idonee dall’Autorità Garante della privacy, le garanzie legate ad aspetti organizzativi e di sicurezza informatica in questa lotta all’evasione. Nello specifico, queste garanzie riguardano:
- La buona qualità dei dati che, vengono adoperati per selezionare i contribuenti da sottoporre a verifica
- I tempi legati alla conservazione dei dati stessi
- Il rispetto del diritto del contribuente di essere informato, sulle eventuali verifiche a suo carico
- Notevoli garanzie anche per quanto riguarda il controllo periodico sull’esattezza dei dati, adoperando sistemi che, vadano a ridurre il rischio di rappresentazioni errate o distorte sulla capacità contributiva nei confronti dei cittadini.
Dunque sono notevoli le garanzie riconosciute dall’utilizzo di nuovi sistemi per combattere l’evasione, procedendo con periodici controlli dei dati a disposizione del fisco.
Sicurezza e trasparenza, alla base della lotta all’evasione fiscale
L’utilizzo di sistemi e processi automatizzati nella lotta agli evasori, in risposta al Regolamento europeo, deve garantire completa trasparenza e sicurezza, anche in riferimento alla logica degli algoritmi adoperati da tali sistemi. Questo ha la finalità di evitare il sorgere di pregiudizi o discriminazioni varie nel corso dei controlli. Inoltre, l’Autorità del Garante della privacy seguirà in prima persona la fase iniziale di sperimentazione dei nuovi sistemi automatizzati. In questo modo, potrà garantire il pieno rispetto di tutte le misure individuate e potrà sottoporre ad altre analisi possibili modifiche al modello predittivo utilizzato dall’Agenzia delle entrate
Evasione fiscale: la situazione italiana
La situazione italiana relativa all’evasione, purtroppo non è delle migliori. Secondo un recente studio effettuato Tax Research LLP società inglese, l’Italia si colloca tra i primi paesi in Europa per evasione fiscale. Sono circa 190 i miliardi di euro di tasse evase. Il tax gap dell’Italia in termini relativi si attesta al 23,28%. Cosa vuol dire questo? Significa, in parole semplici che, per ogni euro riscosso dallo Stato, ci sono 23 centesimi persi in evasione fiscale. Purtroppo la situazione non è tra le più confortanti, ma se può farci sentire meglio, anche altri paesi in Europa non sono messi meglio. Insomma non siamo gli unici a peccare in fatto di evasione fiscale, anche se questo non ci giustifica assolutamente.
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