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Ingegneria Modena: Debutta l’Apprendistato in Alta Formazione

  Modena apre le danze lanciando in via sperimentale il primo apprendistato in alta formazione applicato al corso relativo al conseguimento della Laurea Magistrale in Ingegneria. Tale iniziativa trae origine da un Protocollo d’intesa siglato tra la Regione dell’Emilia Romagna, l’ Ateneo e le organizzazioni sindacali Cisl e Uil. Cos’è l’apprendistato in alta formazione? E …

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Modena apre le danze lanciando in via sperimentale il primo apprendistato in alta formazione applicato al corso relativo al conseguimento della Laurea Magistrale in Ingegneria.

Tale iniziativa trae origine da un Protocollo d’intesa siglato tra la Regione dell’Emilia Romagna, l’ Ateneo e le organizzazioni sindacali Cisl e Uil.

Cos’è l’apprendistato in alta formazione?

E una particolare formula che permette agli studenti iscritti alla Facoltà d’ingegneria dell’Università “ Enzo Ferrari”, di sposare in un interessante connubio i concetti di studio e lavoro. L’acquisizione delle nozioni teoriche apprese nei normali corsi universitari, infatti, saranno affiancate da un’ esperienza lavorativa che sarà resa possibile attraverso un contratto di lavoro part-time offerto da alcune imprese aderenti al progetto.

Come funziona l’apprendistato in alta formazione?

Il meccanismo è molto semplice, agli atenei spetta il compito di selezionare i dottorati di ricerca e il numero di posti resi disponibili dalle aziende aderenti al progetto. I laureandi che saranno selezionati, si aggiudicheranno il posto e potranno accedere al mondo del lavoro. A loro, infatti, sarà riservato un contratto di apprendistato part-time, della durata da 24 a 48 mesi che contempla un minimo di 120 ore all’anno di attività didattiche e di formazione. Tale periodo formativo è previsto per permettere ai dottorandi di accrescere le proprie competenze restando aggiornati sulle innovazioni tecnologiche e organizzative riferite alla realtà economica delle imprese regionali. Il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi si dice molto soddisfatto dell’avvio sperimentale che comincia a produrre i primi effetti. Finora sono stati stipulati tre contratti di assunzione da parte di Aziende associate a Confapi Pmi Modena ( Rem Software & Automation, Salami e Teco).

Dello stesso parere anche Dino Piacentini, Presidente di Confapi PMi Modena che vede nell’apprendistato ad alta formazione un valido strumento che soddisfa una duplice esigenza, ossia permettere:

-alle imprese di acquisire nuove risorse umane preparate e competenti attingendo direttamente alle liste dell’Ateneo;

-ai giovani di accedere precocemente al mondo del lavoro coniugando lo studio con l’adeguata formazione professionale.

Intanto si definisce la fase di start up della seconda selezione prevista per settembre 2012 e ci si augura che questa iniziativa, attualmente unica nel suo genere, funga da esempio per molte altre realtà produttive e Atenei. Questa infatti potrebbe essere la chiave di lettura giusta per rendere i settori produttii italiani più competitivi e ridurre di qualche punto percentuale il tasso di disoccupazione che ancora oggi rappresenta una delle peggiori piaghe dell’Italia.

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