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Costo del lavoro in Italia: media di 26,9 euro/ora: undicesimi in UE

Stando ai dati diffusi dall’Eurostat (Ufficio Statistico dell’Unione Europea) riguardo i costi orari del lavoro nell’Eurozona, l’Italia conquista l’undicesima posizione nella graduatoria che coinvolge l’intera Unione Europea riportando un valore pari a € 26,8. Secondo il comunicato, il costo orario dell’UE-27 riferito alle stime per l’anno 2011, oscilla tra €3,5 e 39,3, mentre le stime …

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Stando ai dati diffusi dall’Eurostat (Ufficio Statistico dell’Unione Europea) riguardo i costi orari del lavoro nell’Eurozona, l’Italia conquista l’undicesima posizione nella graduatoria che coinvolge l’intera Unione Europea riportando un valore pari a € 26,8.

Secondo il comunicato, il costo orario dell’UE-27 riferito alle stime per l’anno 2011, oscilla tra €3,5 e 39,3, mentre le stime dei costi medi orari del lavoro per il 2011, nel settore UE-27, sono pari a €23,1 ( un dato più alto rispetto al valore 22,5 del 2010 e di quello relativo al 2008 pari a 21,6) e €27,6 nell’EA17.

 

Il nostro Paese quindi si trova sopra al valore medio stimato per l’ EA17 ma al di sotto del valore medio UE-27.

Entrando nello specifico, e riferendoci alle tabelle fornite nel comunicato, nella top list degli Stati che sopportano un esborso maggiore, con un costo del lavoro che non scende al di sotto dei 30 euro l’ora, troviamo:

-Belgio(€39,3), Svezia(€39,1), Danimarca (€38,6) Francia (€34,2) Lussemburgo (€33,7) Paesi Bassi (€31,1) e Germania (€30,1).

 

Negli ultimi posti invece si annoverano:

Bulgaria (3,5), Romania (4,2) Lituania (5,5) e Lettonia (5,9).

A cosa serve e come si esegue il calcolo per rilevare l’indice del costo del lavoro?

Dopo aver fornito i suindicati dati, proseguiamo indicando due informazioni utili per capire cos’è l’indice del costo del lavoro (LCI) e cos’è un’indagine sul costo del lavoro (LCS).

L’indice del costo del Lavoro (LCI) è lo strumento migliore per rilevare nel breve termine le evoluzioni e le variazioni dei costi sostenuti dalle imprese relativamente alle retribuzioni orarie e si ottiene dividendo il costo del lavoro per il numero di ore lavorate. A sua volta, il costo del lavoro è principalmente composto da due elementi:

– Costo dei salari e stipendi;

– Costi non salariali (come i contributi sociali dei datori di lavoro).

Non sono considerati invece altri costi come quelli sostenuti per: corsi di formazione, abiti da lavoro e così via.

L’indice LCI si riferisce a tutte le imprese, indipendentemente dal numero di dipendenti in forza e abbraccia tutti i settori economici tranne agricoltura, silvicoltura, pesca e organizzazioni extra-territoriali.

Quando si svolgono e quali sono le finalità delle indagini del costo del Lavoro (LCS)?

Le indagini del Costo del Lavoro (LCS) vengono eseguite con cadenza quadriennale e forniscono informazioni strutturali sul costo del lavoro prendendo in esame l’insieme delle spese che concorrono alle variazioni del costo del lavoro. Tale indagine prende in esame le unità produttive con un numero di dipendenti pari o superiori a dieci e considera tutte le attività produttive eccetto agricoltura, silvicoltura, pesca e organizzazioni extra-territoriali.

Essendo il 2008 l’ultimo anno in cui è stata fatta l’indagine, la prossima sarà effettuata in corso del corrente anno ma i dati saranno disponibili soltanto due anni dopo il termine del periodo di riferimento.

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