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La disoccupazione si combatte con l’outplacement

È quanto sostiene il senatore Tiziano Treu, curatore del libro intitolato “Employability per persone e imprese”: uno studio sulle politiche “attive” del lavoro, quelle che guardano all’outplacement come a una soluzione per combattere la disoccupazione, rinunciando a quelle assistenzialiste, costose ed inefficaci. Tra aprile e giugno del 2013, i rilevatori Istat hanno registrato oltre tre …

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È quanto sostiene il senatore Tiziano Treu, curatore del libro intitolato “Employability per persone e imprese”: uno studio sulle politiche “attive” del lavoro, quelle che guardano all’outplacement come a una soluzione per combattere la disoccupazione, rinunciando a quelle assistenzialiste, costose ed inefficaci.

Tra aprile e giugno del 2013, i rilevatori Istat hanno registrato oltre tre milioni di disoccupati in Italia, sfiorando quindi la soglia del 12% , di cui circa la metà con più di 35 anni. E purtroppo la maggior parte di lunga durata, vale a dire senza lavoro da oltre un anno. Un dato triste ed allarmante, anche in considerazione del fatto che la cifra è raddoppiata negli ultimi cinque anni e che quindi attualmente un disoccupato su due non lavora da più di 12 mesi.

La considerazione che ne deriva è che in Italia l’approccio al problema è errato, sia da un punto di vista legislativo che sociale.

Il ricorso allo strumento dell’outplacement come possibile soluzione, è il fulcro intorno al quale ruota lo studio pubblicato in “Employability per persone e imprese”. In libreria da qualche giorno, edito da Guerini e Associati, all’interno della collana “Il futuro del lavoro, i lavori del futuro”, in collaborazione con Gi Group Academy (la fondazione di Gi Group che promuove lo sviluppo della cultura del lavoro) e Intoo (società di Gi Group leader in Italia nei servizi di continuità professionale).

In Italia oltre alle difficoltà economiche si assiste ad una mancanza di cultura attiva in materia lavorativa e ci si concentra più su una difesa passiva del posto di lavoro che non su una politica evolutiva che miri allo sviluppo e alla flessibilità del mercato. Lo sostiene il curatore del libro, Tiziano Treu, il quale ribadisce inoltre la necessità di sperimentare strade alternative e complementari a quelle del welfare così come praticate fino ad oggi: in questo modo si potrebbe sollevare lo Stato dal peso schiacciante di politiche assistenzialiste tanto costose quanto inefficaci e reindirizzare quei sacrifici economici in politiche attive a favore del ricollocamento, creando opportunità concrete di reinserimento nel mercato del lavoro per chi ne è rimasto fuori già per troppo tempo.

Il libro verrà presentato mercoledì 18 settembre a Roma, in occasione di un convegno sulla ricollocazione professionale che si terrà presso l’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio, 131 a partire dalle 16h30.

Coloro che sono interessati a partecipare possono confermare la propria presenza inviando una e-mail a: pubblicaffairs@gigroup.com.

 

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