Stando a quanto sostiene la recente analisi Professioni e Lavoro nel XXI Secolo, curata da Glocus, entro il 2015 in tutta Europa si prevedono circa 900 mila posti di lavoro vacanti a causa della scarsità di figure professionali appartenenti ai comparti Ict: ne consegue che i giovani italiani (soprattutto quelli in grado di specializzarsi su specifici segmenti, e quelli disponibili alla mobilità internazionale) potranno ottenere la giusta soddisfazione mediante un percorso professionale in tale settore.
È sempre la stessa ricerca a sottolineare, d’altronde, come nel nostro Paese il trend di impiego nell’informatica sia decisamente in crescita, e come le offerte di lavoro si concentrino soprattutto nel Nord Italia, dove le aziende sono per il 70 per cento operatori di settore e per la rimanente parte dipartimenti information technology di grandi realtà produttive e di servizi.
Ma quali sono le figure più richieste? Sempre stando all’analisi recentemente citata, le figure più richieste sono quelle relative ai programmatori Java, in ambito Microsoft, i consulenti Erp specializzati nei gestionali di impresa (soprattutto Sap), ma anche sviluppatori, analisi programmatori, tecnici hardware, system administrator, industrial support engineer, help desk informatici e sistemisti.
Se invece delle figure professionali più “affermate”, volete scommettere su quelle emergenti, il quotidiano Italia Oggi riporta una serie di opinioni secondo cui i “nuovi” ruoli informatici saranno il Dba (cioè l’analista che gestisce i database), gli specialisti di sistemi e di infrastrutture in cloud, gli analisti specializzati nei big data dotati di competenze in statistica e, infine, programmatori che si occupano di social media.
Per quanto attiene le competenze richieste a chi desidera intraprendere una carriera nel settore, spiccano la laurea in ingegneria informatica e Tlc, o un diploma in informatica, e la conoscenza fluente della lingua inglese (indispensabile, oramai, anche per un lavoro stabile in Italia). Tra le caratteristiche personali spiccano invece l’autonomia, la buona capacità analitica, la disponibilità a trasferte e a spostamenti in Italia e all’estero, l’attitudine ai problem solving e alla gestione e allo sviluppo di progetti, la precisione, l’affidabilità, l’orientamento al risultato e l’intraprendenza. Richieste, altresì, la naturale propensione all’aggiornamento continuo e la capacità di dialogare con il management in ottica business.
La retribuzione media annua lorda dei professionisti del settore si aggira tra i 30 e i 40 mila euro per le figure seniore e tra i 20 e i 25 per quelle junior.
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