Chi ama i libri e in generale il mondo della letteratura si sarà chiesto, almeno una volta nella vita, cosa bisogna fare per poter lavorare all’interno di una biblioteca. Ai bibliotecari, oggi come in passato, sono chieste delle competenze e delle conoscenze specifiche che, in alcuni casi, possono essere innate mentre, in altri, devono essere acquisite o perfezionate da apposita formazione. Ma qual è il percorso che, chi ambisce a fare questo mestiere, dovrebbe intraprendere? Quali gli obiettivi che dovrebbe prefiggersi? Di cosa si occuperà e cosa farà concretamente una volta raggiunto il suo scopo? Cerchiamo di capirlo.
Indice
Bibliotecario: chi è e di cosa si occupa
Limitarsi a dire che quello che fa un bibliotecario o una bibliotecaria è semplicemente lavorare con i libri può essere un tantino riduttivo, soprattutto se non si ha la giusta consapevolezza di quelle che sono le diverse attività svolte da chi lavora in una biblioteca. È vero che l’attività principale di chi fa questo mestiere è avere a che fare con i libri ma si tratta di un concetto che, in realtà, racchiude in sé tantissime mansioni diverse. Le biblioteche, al loro interno, custodiscono testi e opere di ogni tipo che, nella maggior parte dei casi, devono essere trattati e catalogati in un determinato modo e secondo un preciso ordine. Manuali tecnici, classici della letteratura, romanzi di pubblicazione recente, libri antichi e fuori catalogo possono trovarsi all’interno della stessa struttura ma, di certo, non possono essere organizzati e custoditi alla stessa maniera. Alcuni, per esempio, richiederanno delle attenzioni che altri non necessitano.
I libri in biblioteca, infatti, non sono solo quelli che vediamo nella long room (ovvero nella stanza principale aperta a pubblico). In una struttura bibliotecaria, infatti, ci saranno libri che si possono esporre e libri che invece è consigliabile tenere nell’archivio, libri che possono essere solo consultati e nuovi titoli che potrebbero arrivare e che, con cadenza regolare, bisogna registrare e sistemare nell’apposita sezione. Tutto questo, ovviamente, potrà essere gestito meglio da chi riesce a fare proprie quelle che sono le principali nozioni di biblioteconomia. La biblioteconomia, nello specifico, è la scienza che studia e racchiude in sé tutte i principi e le norme che regolano il funzionamento di una biblioteca e la sua stessa organizzazione. Approcciarsi a questa materia e fare proprie le sue nozioni vuol dire imparare a conoscere il sistema bibliotecario e i meccanismi che lo regolano.
Una volta acquisite quelle che sono le competenze basi, però, non bisogna fermarsi ma è necessario progredire, aggiornarsi e migliorarsi per evitare di rimanere indietro. Oggi, per esempio, le biblioteche classiche stanno sempre più cedendo il passo alle biblioteche multimediali cui gestione, sicuramente, richiede degli accorgimenti diversi e non può essere lasciata nelle mani di chi non dimostra di avere la preparazione giusta. Chi vuole lavorare in questo settore e vuole rimanerci a lungo, dunque, non può pensare che passione e impegno bastino per arrivare ma deve approcciarsi a questo lavoro come un traguardo da raggiungere dopo un’attenta e specifica preparazione.
Come diventare bibliotecario: percorso formativo
Non esiste un percorso specifico per chi vuole lavorare in biblioteca. Se per fare l’avvocato bisogna prima fare giurisprudenza e per fare il medico medicina, con la stessa sicurezza non può essere indicato il percorso formativo di chi, invece, ambisce a diventare bibliotecario. Esistono però oggi dei corsi di laurea triennali e magistrali (come Archivistica e Biblioteconomia) che si rivolgono a tutti quelli che aspirano, un giorno, a lavorare con i libri e in generale nelle biblioteche.
Ciò che bisogna tenere ben a mente prima di un’eventuale iscrizione, comunque, è cercare di prediligere università e corsi che permettano di acquisire un titolo riconosciuto e accettato ai concorsi pubblici (ovvero i concorsi bibliotecario). Chi vuole lavorare in biblioteca, inoltre, deve avere sicuramente determinati requisiti che spesso vanno oltre quelli richiesti da un bando di concorso. Organizzazione, precisione, capacità di comunicare con l’utenza di riferimento, attenzione e cura per i dettagli sono infatti delle doti imprescindibili per un bibliotecario o una bibliotecaria. Queste, comunque, possono sicuramente essere perfezionate e raffinate con uno studio e una preparazione adatta che, alla fine, renderanno meno complesso e problematico l’ingresso nel mondo del lavoro.
Lavorare in biblioteca: requisiti e quanto guadagna
All’interno di una biblioteca, di fatto, possono lavorare diverse persone oltre il bibliotecario. Basta pensare, per esempio, a quelle biblioteche un po’ più influenti o alle biblioteche multimediali oppure ancora a quelle più grandi e articolate rispetto alle piccole strutture comunali. In questi casi, infatti, diverse sono le figure professionali che tra di loro collaborano o si alternano nella gestione delle attività. Custodi, addetti alle pulizie, coordinatori delle attività, impiegati amministrativi etc. più ampia e/o prestigiosa sarà la raccolta di libri presente in un determinato complesso e maggiore sarà il numero di dipendenti al suo interno impiegati.
Chi, comunque, mira a lavorare in biblioteca come bibliotecario o bibliotecaria (e quindi si è laureato magari in Archivistica e Biblioteconomia ed ha sostenuto e superato i concorsi bibliotecario) deve sapere che l’ammontare del suo stipendio, quasi sicuramente, dipenderà dal contratto di assunzione e, quindi, dal tipo di inquadramento che gli è stato proposto. In linea di massima, tuttavia, chi svolge questa professione a tempo pieno arriva a guadagnare dai 900 ai 1.000 euro al mese. Per un part-time, ovviamente, la stessa retribuzione dovrà essere proporzionata al quantitativo di ore prestate in servizio.
Lavorare con i libri, soprattutto per chi è agli inizi, può non assicurare dunque grandi guadagni. Questi, ad ogni modo, possono non rimanere tali per sempre. Chi vanta dalla sua ottime capacità comunicative, una buona esperienza, e doti gestionali perfezionate dopo uno studio approfondito di quelle che sono le principali nozioni di biblioteconomia, può sicuramente progredire nel suo lavoro. Le possibilità di carriera, infatti, non mancano nel settore pubblico bibliotecario e avanzare verso un ruolo di maggior prestigio, di fatto, riuscirà a garantire al soggetto interessato dei guadagni maggiori rispetto a quelli degli esordi.
Concorsi bibliotecario
Come tutti i concorsi pubblici anche per prendere parte ai concorsi per bibliotecario bisogna, prima di tutto, aspettare che venga pubblicato il relativo bando di concorso. Tutte le informazioni più importanti di un concorso, infatti, verranno sempre ben esplicate all’interno dell’avviso pubblico. Dai requisiti richiesti ai partecipati, alla materie di studio fino ai tempi e ai metodo di valutazione della commissione d’esame, tutto sarà sempre ben chiarito ai concorsisti tramite la divulgazione del bando nella sezione concorsi della Gazzetta Ufficiale. All’interno dello stesso, inoltre, verrà anche specificato l’inquadramento retributivo di chi, alla fine, riuscirà a conquistarsi il posto da bibliotecario.
Offerte di lavoro come bibliotecario
Per lavorare in biblioteca e, nello specifico, svolgere le attività di bibliotecario, la strada del concorso pubblico è oggi una delle più quotate. I concorsi pubblici, però, non sono uguali anche se, solitamente, seguono quasi sempre uno schema preciso, ovvero:
- pubblicazione bando di concorso;
- apertura delle iscrizioni per prendere parte alla selezione;
- e convocazione dei partecipanti tramite comunicazione ufficiale della data e del luogo in cui si svolgeranno le prove.
Chi è alla ricerca di un’occupazione e desidera tanto lavorare con i libri, però, può sempre prendere in considerazione il settore privato. Ci sono infatti tante piccole realtà che permettono, anche a chi alle prime armi, di mettersi alla prova in questo settore e di fare pratica. Di offerte di lavoro bibliotecario se ne trovano di diverse nei siti specializzati nel recruiting online. Per una valutazione mirata delle opportunità disponibili al momento della ricerca, inoltre, è sempre consigliato rivolgersi alle apposite agenzie del lavoro che, oltre a fare chiarezza sulle possibilità di inserimento, forniscono spesso assistenza ai loro assistiti, orientando questi ultimi e proiettandoli verso realtà virtuose e già affermate.
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