Lavorare in casa d’altri durante la loro assenza. Lo scopo? Risparmiare ovviamente e contemporaneamente avere un’ancora maggiore libertà rispetto alle già conosciute soluzioni proposte ad esempio dal coworking. Una sorta di affitto condiviso, ma per lavoro. E’ la sfida lanciata da Office Riders, start up americana che propone ai professionisti un affitto condiviso in appartamento, …
Lavorare in casa d’altri durante la loro assenza. Lo scopo? Risparmiare ovviamente e contemporaneamente avere un’ancora maggiore libertà rispetto alle già conosciute soluzioni proposte ad esempio dal coworking. Una sorta di affitto condiviso, ma per lavoro. E’ la sfida lanciata da Office Riders, start up americana che propone ai professionisti un affitto condiviso in appartamento, non più in ufficio. L’idea è semplice e chiara: si tratta di affittare l’appartamento di proprietà (o anche solo una stanza o una parte di esso) a professionisti in giro per lavoro, “approfittando” dell’assenza del padrone di casa.
È appunto questo il concetto su cui punta Office Riders, fondata da tre imprenditori francesi che vivono a San Francisco e si sono ispirati al sito dell’agenzia di locazioni immobiliari Airbnb. In collaborazione con il sito web di crowdfunding Kickstarter, i tre giovani start upper spiegano di aver semplicemente interpretato quella che ai loro occhi è un’evidente e tangibile richiesta di mercato ma che ancora non trova (o perlomeno non trovava fino ad ora) riscontro in un’adeguata e corrispondente offerta.
A loro avviso infatti ci sono molte persone che faticano a trovare un posto dove poter lavorare o comunque sul mercato le soluzioni disponibili sono ancora troppo costose e non tagliate su misura per ogni esigenza. D’altra parte i proprietari di appartamenti, che per vari motivi devono assentarsi da casa anche per lunghi periodi, continuano comunque a pagare le tasse sul loro immobile vuoto, il che determina un enorme spreco di denaro e di spazi inutilizzati. Da qui l’idea. Office Riders ha cominciato col mappare due delle città più richieste al mondo da questo punto di vista: Parigi e San Francisco. Dopo aver individuato gli appartamenti parigini disponibili, si sono trasferiti nella Silicon Valley per esportare il loro modello, affittando a loro volta a dei Riders il proprio appartamento rimasto vuoto.
Costi ridotti del 50% rispetto ad una postazione in co-working
I vantaggi dal punto di vista economico sono molteplici. Non solo per i proprietari che possono contare su un’entrata supplementare ma anche per i lavoratori stessi che risparmiano fino al 50% rispetto all’affitto ad esempio di una postazione di co-working. La media in queste città per garantirsi uno spazio lavorativo in appartamento è di 200 euro, contro i 400 richiesti per la stessa postazione ma in un ufficio condiviso. La soluzione ideale quindi per i freelance o una giovane impresa in fase di lancio. Dal punto di vista legale, gli ideatori di Office Riders si ispirano al modello di locazione dell’agenzia Airbnb e lavorano fianco a fianco con avvocati esperti per conoscere le leggi in materia di ogni Paese e poter proporre i contratti più idonei a questo tipo di rapporto commerciale. C’è da chiedersi se questa innovativa soluzione riuscirà mai ad approdare in Italia e, nel caso, a quali difficoltà tecniche andrebbero incontro i loro fautori.
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