Novità in vista per i lavoratori svantaggiati, per i quali l’accesso al lavoro in somministrazione potrà essere semplificato.
Venerdì 24 febbraio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un provvedimento che attua la direttiva 104/2008 in materia di lavoro tramite agenzia, e prevede che, per i lavoratori cosiddetti svantaggiati (come disoccupati da più di 6 mesi e disoccupati con figli a carico, ma la casistica verrà definita entro 90 giorni con un nuovo decreto, includendo probabilmente inoccupati e lavoratori extracomunitari) non sia più necessario inserire, nel contratto di somministrazione, la causa che spinge un’azienda ad assumere, appunto, in somministrazione, ovvero tramite agenzia per il lavoro.
Aver eliminato l’obbligo dell’indicazione della causa per l’assunzione di questa categoria di lavoratori porta con sé un incremento della flessibilità definita “buona” da Assolavoro, associazione nazionale delle agenzie per il lavoro: «Questo provvedimento mira, in sostanza, a favorire la flessibilità buona, quella della somministrazione», ha dichiarato Federico Vione, Presidente di Assolavoro «l’unica che prevede per legge stessi diritti, stesse tutele e stessa retribuzione del lavoro alle dirette dipendenze dell’azienda utilizzatrice, oltre che numerose altre prestazioni aggiuntive di welfare e formazione (tutte finanziate dalle imprese). Ed è per certi versi complementare alle misure in corso di valutazione che prevedono una lotta incisiva alla flessibilità cattiva, ovvero quella che deriva da finte partite Iva e dall’abuso di collaborazioni».
In sostanza, da quando la normativa sarà del tutto definita, l’agenzia manderà in “missione” (si chiama così l’assunzione del lavoratore in somministrazione) il lavoratore e non sarà necessario indicare la causa per la quale l’impresa sceglie di assumerlo tramite l’agenzia per il lavoro, e non con l’assunzione diretta. Prima di questo provvedimento, invece, era necessario indicarla, necessità che portava spesso con sé dei contenziosi.
«Quando è stata introdotta in Italia la somministrazione con il Pacchetto Treu 196/97», spiegano da Assolavoro, «erano previste tre causali precise che non davano adito a incertezze. In seguito, però, la stratificazione normativa ha introdotto il cosiddetto “causalone”, con margini abbastanza ampi, e che ha portato con sé contenziosi».
La modifica prevista dal nuovo provvedimento avrà valore a partire dai contratti futuri, e solo per le assunzioni in somministrazione a tempo determinato, non per quelle a tempo indeterminato, dove la causale non è invece mai necessaria.
Il provvedimento inoltre prevede novità positive anche per i lavoratori interinali tout court: essi saranno infatti equiparati ai lavoratori dipendenti in tutto e per tutto, per quel che riguarda condizioni di lavoro, orario, pause, riposo, ferie, lavoro notturno, gravidanza, straordinari e pari trattamento tra uomo e donna. Per avvantaggiare i lavoratori interinali, poi, la misura prevede che l’impresa presso la quale lavorano, li informi di eventuali posti vacanti nell’azienda, così da poter ambire, esattamente come i dipendenti, a ricoprire i posti a tempo indeterminato.
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