Microsoft e Variazioni lanciano oggi lo SmartIndex, lo strumento che permette di sapere se un’azienda è pronta all’adozione del lavoro agile.
Volete sapere se la vostra azienda è pronta all’adozione del lavoro agile? Da oggi è possibile grazie a SmartIndex, uno strumento gratuito, anonimo e veloce ideato da Microsoft e Variazioni che aiuta le imprese ad individuare le aree da migliorare per riuscire ad abbracciare un modello di lavoro più “smart”. Come mai proprio da oggi? Perché il 25 marzo si celebra la Seconda Giornata del Lavoro Agile promossa dal Comune di Milano, ovvero una tipologia di lavoro più flessibile per i lavoratori, che consente loro di conciliare tempi di vita e di lavoro grazie all’utilizzo di strumenti informatici e telematici.
Vediamo più in dettaglio come funziona lo SmartIndex ideato dall’azienda americana leader nel settore dell’informatica e dalla società di consulenza e formazione specializzata in work-life Balance.
Lavoro Agile: come funziona lo SmartIndex e i primi test
Per sapere qual è lo SmartIndex della vostra azienda è necessario compilare un questionario online composto da 28 quesiti suddivisi in 4 aree (Economica, Normativa Organizzativa e Culturale). In base alle vostre risposte lo strumento calcola sia la media generale (compresa tra 1 e 10), sia la media specifica per area, ottenendo così il grado di prontezza dell’azienda rispetto all’adozione del lavoro agile.
Lo strumento è stato già testato da circa 100 aziende-pilota, di cui circa 50 nel territorio lombardo. Le aziende pronte all’adozione del lavoro agile sono circa il 10% di quelle intervistate, le quali hanno ottenuto un punteggio superiore a 8; mentre circa la metà ha ancora bisogno di un cambiamento soprattutto nelle aree culturale e normativa. Si attesta intorno al 40%, infine, la fascia di aziende che ottiene un punteggio compreso tra il 6 e l’8.
Analizzando i dati raccolti con i primi test, sono emersi anche alcuni elementi chiave del lavoro agile. Il tema del risparmio e dei benefici per i dipendenti, ad esempio, è risultato essere l’aspetto più sentito e rispetto al quale l’azienda sa di poter intervenire ma, al tempo stesso, per le aziende stesse ancora non è chiaro come lo smart working possa essere un elemento di contenimento dei costi. Un secondo punto su cui riflettere riguarda invece l’area culturale, dove è emerso che la creazione di un clima di fiducia all’interno del posto di lavoro risulta essere fondamentale (infatti la considerazione “Nella mia azienda la presenza fisica sul luogo di lavoro è considerata secondaria rispetto al raggiungimento degli obiettivi” ha raggiunto un livello medio basso di 4.7).
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