Come ogni anno, la Quacquarelly Symonds (QS) ha pazientemente redatto l’elenco delle 700 migliori università del mondo. Un’autorevole e lunghissima lista che è l’attuale frutto di un mix di sondaggi di opinione e di dati più oggettivi, di cui fanno parte anche le citazioni raccolte da Scopus, il maggior database al mondo di pubblicazioni accademiche. Ma quali sono le migliori università del mondo? E in che posizione troviamo quelle italiane?
La top 20
Iniziamo con ordine, dalla lista delle 20 migliori università del mondo secondo QS:
1 Massachusetts Institute of Technology (MIT) US
2 University of Cambridge GB
3 Harvard University US
4 UCL (University College London) GB
5 University of Oxford GB
6 Imperial College London GB
7 Yale University US
8 University of Chicago US
9 Princeton University US
10 California Institute of Technology (Caltech) US
11 Columbia University US
12 University of Pennsylvania US
13 ETH Zurich (Swiss Federal Institute of Technology) CH
14 Cornell University US
15 Stanford University US
16 Johns Hopkins University US
17 University of Michigan US
18 McGill University CA
19 University of Toronto CA
20 Duke University US
Tra le principali considerazioni che è possibile formulare, ne scegliamo due. La prima è che la top 20 è pressochè dominata dal Nord America e dalla Gran Bretagna, che conquistano 19 dei primi 20 posti (l’unica eccezione è l’Istituto federale di tecnologia svizzero, che occupa la 13ma posizione). Riducendo la top list alle prime 10 posizioni, il dominio si riduce alle due sponde anglofone dell’Oceano Atlantico, che si dividono quasi equamente la top ten (6 posti per le università americane, 4 per quelle britanniche).
La seconda considerazione che è possibile trarre è che, nella top 20, poche o nulle sono le novità. A fronte di qualche variazione di posto (nell’ottica media di 2-3 gradini), si registra una sola new entry (la University of Toronto, che dalla 23ma posizione balza in 19ma). Ne consegue che, di norma, chi riesce a conquistare un posto particolarmente ambito in tale classifica, difficilmente riesce ad essere sbalzato all’esterno dell’esclusivo. Merito di una continua ricerca al miglioramento, si dirà, ma anche di una struttura della ricerca che tende a preferire la “storicità” dell’università, misurata nel prestigio o, ad esempio, nel numero di pubblicazioni.
E le italiane?
Non può quindi mancare un rapido focus sulle Università italiane. La prima posizione è occupata dall’Università di Bologna, che tuttavia troviamo solamente in 194ma posizione, peraltro in deciso calo dall’anno precedente, quando era 183ma (- 11 posizione). Alle sue spalle, ma talmente distanziata da poter permettere all’ateneo bolognese almeno un altro anno di serenità tra i top player del mondo universitario italiano, l’Università Sapienza di Roma, 216ma, in calo di 6 posizioni rispetto alla 210ma posizione dello scorso anno.
In buona risalita è il Politecnico di Milano, che dalla 277ma posizione del 2011 arriva all’attuale 244ma posizione. In crescita anche l’Università degli Studi di Milano, da 275ma a 256ma, mentre l’Università degli Studi di Padova crolla in 298ma posizione, rispetto alla 263ma posizione dell’anno precedente, con un passo indietro di ben 35 gradini.