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Le nostre pmi? Non amano l’e-commerce

Confcommercio e eBay insieme per promuovere le vendite online. E per vincere le resistenze dei piccoli e medi imprenditori che pensano che il commercio elettronico sia dispendioso e poco remunerativo

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Una recente indagine commissionata alla TNS ha dimostrato come il canale delle vendite online sia guardato con occhio particolarmente diffidente dalle nostre piccole e medie imprese. Che credono che il commercio elettronico possa addirittura rappresentare un ostacolo a quello tradizionale. Per sbugiardare queste e altre “credenze”, Confcommercio ed eBay hanno deciso di avviare una partnership, che mira a incoraggiare l’e-commerce italiano. Prendendo le mosse da un manuale, “Vendere su eBay”, con cui sperano di vincere le resistenze degli imprenditori più riottosi.

e-commerce
image by Maxx-Studio

Quello del commercio online è, infatti, un’opportunità che, secondo Confcommercio ed Ebay, tutti gli operatori del settore dovrebbero cogliere. Soprattutto in un contesto “globalizzato” come il nostro. Eppure la diffidenza riscontrata tra i piccoli e medi imprenditori del Bel Paese è davvero alta, come testimoniano i dati raccolti dall’istituto di ricerca TNS. Il 92% delle pmi intervistate ha, infatti, ammesso di non aver mai preso in considerazione l’idea di avviare un canale di vendita online, l’88% ha dichiarato di considerare l’e-commerce uno strumento poco o per nulla utile e il 69% è convinto che non procuri grandi crescite al fatturato. Ma quali sono i reali motivi che frenano i piccoli imprenditori italiani dall’aprirsi al mondo del commercio elettronico? Il 72% degli interpellati pensa che si tratti di uno strumento complesso, il 56% crede che necessiti di un investimento iniziale troppo alto, il 43% ritiene che sia un canale utile solo alle grandi aziende e il 26% lo considera un elemento di disturbo e di rischio per il commercio tradizionale. E non manca una quota del 21% (rappresentata soprattutto da operatori del settore alimentare) che pensa che i propri prodotti non siano adatti alla commercializzazione elettronica. Tutte “obiezioni” respinte da eBay, che ha spiegato come molte delle oltre 26 mila aziende che operano sulla loro piattaforma siano di piccole o medie dimensioni. E come siano riuscite a “piazzare” bene i loro prodotti sia in Italia che all’estero (il 63% di loro fa export), con un investimento iniziale davvero contenuto. “Abbiamo deciso di unire le forze con Confcommercio – ha detto Claudio Raimondi, general manager eBay in Italia – per raccontare alle pmi italiane che vendere online su una piattaforma sicura e affidabile come la nostra è semplice e apre le porte a un mercato, nazionale e globale, complementare e non dannoso per il commercio tradizionale, come confermato da migliaia di venditori che ogni giorno vendono su eBay”.

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