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Licenziata per un tweet: ecco la storia di un’adolescente dei nostri giorni

Trova lavoro in una pizzeria ma viene licenziata per un tweet inviato sul web. Ecco cosa c’era scritto nel famoso cinguettio.

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Licenziata per un tweet ma in realtà non aveva ancora fatto neppure un giorno di lavoro. Ebbene sì perché l’adolescente texana che sul social network si fa chiamare Cellla ha ben pensato di tweetare ai suoi amici, il giorno prima di cominciare a lavorare, un cinguettio non molto felice: “Ehi, domani inizierò questo lavoro di m….!”.

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Imbarazzante anche solo da tradurre dall’originale americano, la giovane Cellla non si è limitata solo a questa frase ma ha fatto molto di più.

 Si può essere licenziata per un tweet?

Riassumendo ecco come si sono svolti i fatti. La giovane Cellla della città di Mansfield  in Texas ottiene un posto di lavoro in uno dei negozi della catena Jet’s Pizza. La mansione è modesta ma l’incarico è garantito. Viene assunta. La sera prima del fatidico giorno l’adolescente fa un giro sui social e soffermandosi su Twitter scrive questa frase (letteralmente tradotta dall’originale): “Ehi, domani inizierò questo lavoro di m….!”. Cosa succede? Twitta che ti ritwitto il messaggio viene intercettato da Robert Waple, responsabile del negozio che prontamente replica: “Eh no, non inizierai questo lavoro di m…. domani, perché ti ho appena licenziata!”. Ma non finisce qui: il manager conclude con un “buona fortuna… senza soldi e senza lavoro!”. Qual è stata la reazione dell’intraprendente e responsabile Cellla? La giovane licenziata per un tweet risponde niente di meno che con un’immagine (non personale, per fortuna si trattava di un avatar) in cui si vede una ragazza che sfoglia un mazzo di banconote spargendole al vento (a mo’ di Paperon de’ Paperoni). No comment.

Licenziata per un tweet? Il popolo del web si divide in due. C’è chi insorge e si ribella arrogandosi il diritto di lavorare ma senza necessariamente essere entusiasti di ciò che si fa e il diritto alla libertà d’espressione soprattutto sui propri profili social personali. E c’è chi invece reputa giusta la decisione del datore di lavoro e complice anche il periodo di crisi lo invita ad assumere persone più bisognose e volenterose ma soprattutto più umili.

Che dire in conclusione? Aldilà di ogni opinione personale o giudizio morale, la giovane texana al momento si è guadagnata il suo bel momento di gloria, postando un ultimo fatidico tweet: sono stata licenziata su Twitter. Piovono risposte da tutto il mondo e messaggi d’incoraggiamento che la consolano, rassicurandola che ora è famosa in ogni dove, dall’Argentina al Cile, dall’Arabia Saudita al Kuwait, dal Belgio all’Italia. E a conferma della verità ecco che stanno arrivando i primi inviti ufficiali per partecipare a trasmissioni televisive e radiofoniche. No comment. Ancora una volta.

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