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Lire in euro: cambiare (di nuovo) si può

La Corte Costituzionale ha dato ragione ai risparmiatori: a breve le lire potranno essere nuovamente convertite in euro. Con buona pace del decreto Salva Italia di montiana memoria

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Le lire rimaste nei cassetti o nei barattoli della cucina? Se non siete degli incalliti collezionisti e disponete di un discreto “gruzzoletto” in banconote del vecchio conio, forse sarà meglio convertirle in euro.

lire
image by LiliGraphie

Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha infatti dato ragione a un gruppo di risparmiatori che erano rimasti con un “pugno di lire in tasca”, dopo che il decreto Salva Italia del 2011 – voluto dal super tecnico Mario Monti – aveva anticipato di tre mesi la data entro la quale tutte le lire in circolazione dovevano essere consegnate alla Banca d’Italia per essere convertite in euro. La “mossa” del Professore creò non pochi scompigli: le lire che gli italiani pensavano di poter tenere in casa fino al 28 febbraio del 2012 dovettero, infatti, essere riconsegnate entro il 6 dicembre del 2011. Ma non tutti ce la fecero rimanendo con una quantità – più o meno importante – di banconote divenute “cartastraccia”.

Da qui l’idea di rivolgersi alla Corte Costituzionale che ha “bocciato” la norma del Salva Italia riaprendo alla possibilità di cambiare le vecchie lire in euro. Già, ma come e quando? Modalità e tempistiche non sono ancora state definite ma, dopo la sentenza della Consulta, la Banca d’Italia ha avviato degli approfondimenti con il ministero dell’Economia. Le indiscrezioni riferiscono di un arco di tempo di tre mesi durante i quali i possessori delle lire potranno cambiare le banconote in euro, ma si resta in attesa di un decreto governativo che dovrebbe dare il via al restart del cambio. Stando ai calcoli fatti qualche tempo fa dalla Banca d’Italia, nelle case degli italiani, sarebbe rimasta una quantità di lire corrispondente a quasi un miliardo e mezzo di euro. Un vero e proprio “tesoretto” il cui valore potrà – per chi ne farà richiesta – essere nuovamente riconosciuto.

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