Maturità 2019: i percorsi di alternanza scuola-lavoro incideranno sul calcolo dei crediti scolastici. E’ quanto il Miur ha reso noto. Tante le novità introdotte in ambito Esame di Stato, come ad esempio l’abolizione della terza prova.
Il Miur ha reso noto, che l’alternanza scuola-lavoro, andrà ad incidere sull’attribuzione dei crediti scolastici. Dunque, nella Maturità 2019, i percorsi di alternanza scuola-lavoro, sostenuti dagli studenti nel corso degli studi superiori, giocheranno un ruolo importante nel calcolo dei crediti scolastici. Vediamo in che modo.
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Maturità 2019: alternanza scuola-lavoro peserà nel calcolo dei crediti scolastici
I percorsi di alternanza scuola-lavoro, avranno un ruolo importante e centrale nel calcolo dei crediti scolastici, da attribuire ai vari alunni. E’ quanto il Miur ha reso noto attraverso una nuova ordinanza ministeriale. I percorsi scuola-lavoro, contribuiscono alla valutazione delle discipline a cui afferiscono, oltre che al comportamento ed ai crediti scolastici.
Cari alunni, sappiate che i percorsi per le competenze trasversali (per intenderci l’alternanza scuola-lavoro) che avete svolto nel corso degli studi superiori, andranno ai influire sulla votazione finale del vostro diploma superiore. La media si valuta prendendo in esame i crediti degli ultimi 3 anni di superiori. È di 40 il punteggio massimo raggiungibile negli ultimi 3 anni di superiori. Nello specifico ecco come sono ripartiti: massimo 12 punti nel corso del terzo anno; massimo 13 punti nel corso del quarto anno; massimo 15 punti nel corso del quinto anno.
Maturità 2019: come alternanza scuola-lavoro incide sui crediti e sul voto finale
Diverse le novità introdotte per quanto riguarda la Maturità 2019. Ora, scopriamo attraverso un’ordinanza ministeriale, che i vecchi percorsi scuola-lavoro, oggi chiamati percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, influiranno sui crediti e sul punteggio finale del diploma. Il punteggio massimo a cui può ambire lo studente, nell’Esame di Stato è 100. Sono 60 i punti massimi che possono arrivare dalle prove scritte e dall’orale.
La prima e la seconda prova, possono avere un massimo di 20 punti ciascuna. 20 il punteggio massimo che si può raggiungere nella prova orale. I restanti 40 punti, saranno il risultato della media dei voti che gli studenti hanno ottenuto nelle differenti materie di studio, nel corso degli ultimi tre anni delle superiori. Ora, sappiamo che anche i percorsi alternanza scuola-lavoro, pesano sulla determinazione dei crediti scolastici. Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, deve tener conto anche del punteggio proveniente da questi percorsi, sostenuti dagli studenti nel corso degli studi.
Maturità 2019: tutto ciò che riguarda i crediti formativi
Come sappiamo, sono diverse le novità introdotte nella Maturità 2019. Cambia anche la tabella per i crediti scolastici. In particolare, con l’abolizione della terza prova, i punteggi totali legati alle restanti due prove scritte cambiano, così come cambia il loro peso sul voto finale dell’Esame di Stato. Un peso maggiore verrà dato ai crediti scolastici che, gli studenti hanno accumulato nel corso degli ultimi tre anni. Questo per dare più importanza al percorso formativo stesso. In maniera schematica, ecco come si divide la tabella dei crediti nella Maturità 2019:
- Prima prova, può raggiungere un massimo di 20 punti
- Seconda prova, per un massimo di altri 20 punti
- Esame orale, per un punteggio massimo di 20 punti
- I crediti assegnati dal Consiglio di Classe, in base alla media tra le materie, che gli studenti hanno raggiunto nel corso del III, IV, e V anno, per un massimo di 40 punti.
Si arriva così ad un massimo di 100, che è il voto massimo dell’Esame di Stato e dunque del diploma superiore. Le tabelle di conversione della media in crediti formativi, non sono molto semplici. Ad esempio, la media del 6 corrisponde a 27 crediti, la media del 9 e la media del 10 corrispondono a 40 crediti formativi ecc. Il Consiglio di Classe, sarà davvero in grado di valutare in maniera trasparente ed equa i diversi alunni, con le loro differenti esperienze di alternanza scuola-lavoro? Oppure ci saranno “disparità”, errori, che possono far nascere polemiche e magari anche ricorsi al Tar?
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