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Microsoft si compra Linkedin: quanto vale il social dei professionisti?

Dietro il successo, la visionarietà di un imprenditore che guarda agli uomini come organismi in competizione. Ma non solo

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La notizia del giorno? L’acquisizione di Linkedin da parte di Microsoft che sta per sborsare una cifra da capogiro, pari a 26,2 miliardi di dollari. Tralasciando le speculazioni sul motivo che può aver indotto il colosso dell’informatica a comprarsi il social dei professionisti – su cui si stanno esercitando analisti e commentatori ad ogni latitudine del globo terrestre – cerchiamo, invece, di approfondire la conoscenza del social che ha introdotto un nuovo modo di fare rete nel lavoro. Nato da un’idea di Reid Hoffman nel 2002, dopo un esordio un po’ stentato, Linkedin è riuscito a conquistare (quasi) tutti. Accreditandosi come il social che – più di ogni altro – “macina” il maggior numero di adepti dall’alto profilo professionale. Se su facebook et similia spopolano soprattutto i giovani e giovanissimi che vogliono mettere in vetrina ciò che provano e pensano; a transitare su Linkedin sono, invece, professionisti smaniosi di condividere esperienze. O di farsi notare per accrescere le loro possibilità di fare carriera.

linkedin
image by Prathan Chorruangsak

Ma quanto vale veramente il social network dei professionisti? Non poco, a giudicare dai numeri che – al netto del bilancio in rosso – continuano a certificare un successo planetario. Gli utenti già iscritti a Linkedin sono più di 430 milioni e provengono da oltre 200 Paesi diversi. Non solo: le ultime statistiche riportano trend di crescita di tutto rispetto, che farebbero guadagnare un milione di nuovi “affiliati” a settimana. Scendendo ancora di più nel dettaglio, si scopre che il 59% degli iscritti è uomo e che ad usufruire di più del social sono i 25-34enni ed i 35-55enni. I settori più rappresentati sono l’hi-tech (17%), seguito dalla finanza (14%) e dalla manifattura (10%). Mentre la quota più significativa di lavoratori che si sono messi in rete sul Linkedin è costituita da venditori (12%), insegnanti (10%) e da risorse impiegate, a vario titolo, nel settore dell’amministrazione (10%).

Fin qui i dati che raccontano, come già detto, di un successo di proporzioni mondiali. Dietro il quale deve essere rintracciata la lungimiranza di colui che ha dato forma al progetto originario. Di chi si tratta? Di Reid Hoffman, l’innovativo co-fondatore di Linkedin che, prima di intraprendere l’impresa social, aveva già dato prova del suo talento imprenditoriale. Ex dipendente della Apple e della Fujitsu, Hoffman si imbarca con una certa disinvoltura in imprese ai limiti della spericolatezza che lo portano a co-fondare (prima di Linkedin) SocialNet e PayPal, la piattaforma per i pagamenti digitali utilizzata in tutto il mondo. Le sue visioni del mondo e degli affari – che sembrano sovrapporsi – hanno portato alla definizione di una linea di pensiero che vanta molti sostenitori. “Devi pensare a te stesso come ad un organismo che compete con altri organismi all’interno di un ecosistema – ha spiegato, qualche tempo fa, Hoffman – Si gioca tutto sul modo in cui riesci ad adattarti a ciò che ti circonda”. “Il mondo moderno si muove velocemente – ha aggiunto – e tu ti devi spostare alla stessa velocità”. 

L’idea di fondo – più o meno opinabile – è che ogni singolo individuo possa essere considerato un business che, per sopravvivere, ha bisogno di stabilire contatti. Di fare rete. Convincimenti che Reid Hoffman ha più volte esplicitato con frasi diventate proverbiali. Eccone alcune:

  1. Tutto nella vita implica un rischio. Quello che bisogna imparare, in realtà, è come riuscire a navigarlo.
  2. Non importa quanto sia brillante la tua mente o la tua strategia. Se stai giocando da solo, perderai sempre contro chi gioca in gruppo.
  3. Silicon Valley è uno stato della mente, non un luogo.
  4. Fare networking non significa fare fredde telefonate a degli sconosciuti. In realtà, chi ti può aiutare veramente sono le persone che hanno già una forte fiducia in te e che sanno che sei un lavoratore intelligente ed appassionato.
  5. Un imprenditore è qualcuno che salta in un burrone e costruisce un aereo mentre cade giù.
  6. Penso che ogni persona, oggi, sia un imprenditore, sia che lo riconoscano sia che non lo facciano.
  7. La tua rete sono le persone che vogliono aiutarti e che tu vuoi aiutare e questo è veramente potente.
  8. Se non ti vergogni della prima versione del tuo prodotto significa che l’hai lanciato troppo tardi.
  9. In un mondo che cambia, essere prudente è la cosa più rischiosa che tu possa fare.
  10. Mi interessa un’idea solo quando ha un effetto su milioni di utenti. Questa è la scala su cui cerco sempre di confrontarmi.

Quanto siete d’accordo con le parole del padre di Linkedin?

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