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Milano più cara di Roma, ma tagliarsi i capelli a Oslo costa una fortuna

Gli affitti ai piedi della “Madunnina” sono carissimi, ma nel resto del mondo accadono cose impensabili. Per comprarsi un Iphone, un abitante di Zurigo deve lavorare meno di 21 ore, mentre uno di Giacarta più di 26 giorni.

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La differenza tra i Paesi più ricchi e quelli più svantaggiati può essere calcolata anche sulla base delle ore di lavoro che occorre totalizzare per regalarsi l’ultimo smartphone in commercio. A capirlo bene è stata la banca svizzera UBS che ha recentemente diffuso i dati di un’indagine che ha passato in rassegna i prezzi e i salari di 71 città del mondo. Quello che ne è venuto fuori è uno spaccato “tragicomico”, in cui il gap tra il Nord e il Sud del globo appare ancora troppo marcato.

potere d'acquisto
image by Zerbor

Gli stipendi più alti in Svizzera

Nella classifica del potere d’acquisto, a primeggiare sono Zurigo e Ginevra. Le due città svizzere sono, infatti, quelle che consentono ai loro abitanti di acquistare il maggior numero di beni, anche perché li pagano con gli stipendi più alti del mondo. Un buon livello di potere d’acquisto è stato rilevato anche a Lussemburgo, mentre Roma si posiziona al 29simo posto della classifica mondiale, facendo comunque molto meglio di Milano, che si ferma al 38simo. Nelle retrovie troviamo, invece, Kiev, Nairobi e Giacarta dove lo stipendio intascato equivale mediamente al 5% di quello che viene percepito da un lavoratore di Zurigo. Con inevitabili ripercussioni sulle possibilità di acquisto. Qualche esempio? Per comprare un banale Big Mac (uno degli hamburger più gettonati della catena McDonald’s), a Hong Kong basta lavorare 9 minuti, a Zurigo 11, a Roma e Milano 18, mentre a Nairobi occorre “sgobbare” per ben 173 minuti (quasi tre ore). E se si alza la posta ipotizzando di voler acquistare un Iphone 6, i numeri segnano divari ancora più profondi: a Zurigo occorre lavorare meno di 21 ore, a New York 24 ore esatte, a Pechino 9 giorni, a Nairobi quasi 20 giorni e a Giacarta più di 26 giorni

Acconciature da nababbi

Ma c’è di più: lo studio della banca elvetica ha stilato anche la classifica delle città più care “incoronando” New York, Zurigo e Ginevra. A seguire Oslo e Londra, mentre tra le italiane è Milano a fare meglio (si fa per dire) posizionandosi al 13simo posto. Il capoluogo lombardo risulta, infatti, ben più oneroso della Capitale (circa il 16% in più), per colpa soprattutto degli affitti proibitivi. Per quanto la situazione, in altre parti del mondo, appaia ben più preoccupante, se si considera che una seduta dal parrucchiere costa 80 euro alle donne svizzere e 47 agli uomini. E non è neanche il caso peggiore perché, a Oslo, un taglio di capelli può arrivare a costare 93 dollari ovvero più di 81,6 euro. Da perdere la testa.

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