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Nel 2013 meno tasse. La sorpresa dalla Cgia

C’è quasi da non crederci. Per il difficilissimo 2013, ormai in dirittura d’arrivo, pagheremo meno tasse. Per la precisione, la riduzione potrebbe raggiungere i 250 euro. La sorpresa è arrivata dalla Cgia di Mestre, che non ha mai fatto mancare il suo occhio critico sui provvedimenti dei vari governi succedutisi negli anni di crisi. Va …

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C’è quasi da non crederci. Per il difficilissimo 2013, ormai in dirittura d’arrivo, pagheremo meno tasse. Per la precisione, la riduzione potrebbe raggiungere i 250 euro. La sorpresa è arrivata dalla Cgia di Mestre, che non ha mai fatto mancare il suo occhio critico sui provvedimenti dei vari governi succedutisi negli anni di crisi. Va tenuto presente che 250 euro, è la cifra massima raggiungibile in quanto a sgravi fiscali. Ne beneficeranno (tra quest’anno ed il prossimo, per quanto riguarda i pagamenti) le famiglie monoreddito con due figli a carico. La Cgia ha effettuato diverse simulazioni, prendendo in considerazione tre tipologie familiari differenti.

Risparmiare qualche centinaio di euro (al massimo 250, come accennato), non cambierà certo la vita ai destinatari degli sgravi fiscali, ma un dato importante comunque c’è ed è quello che fa riferimento “all’inversione di tendenza”. Dopo un buon numero di anni in cui la tassazione su famiglie (e imprese) è continuamente aumentata, il 2013 sarà il primo anno in cui essa diminuirà, magari di poco, ma certo è meglio di niente. C’è un però, e non da poco, anche se riguarda il futuro. Nel 2014, non tutti saranno positivamente assoggettati agli sgravi fiscali.

Infatti, tra “l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e l’incremento delle detrazioni Irpef per i figli a carico – ha spiegato il presidente della Cgia Giuseppe Bortolussi – nel 2013 queste misure hanno assunto una dimensione economica superiore a tutti gli aumenti registrati nel corso dell’anno. Grazie a ciò, le famiglie hanno potuto godere di una riduzione del carico fiscale rispetto al 2012”; ma “con il taglio del cuneo che premierà solo i lavoratori dipendenti, dal 2014 i risparmi saranno più pesanti per i livelli retributivi più bassi, mentre tenderanno a ridursi man mano che cresce il reddito. Questo beneficio – ha aggiunto – Bortolussi – che ammortizzerà l’aumento dovuto all’introduzione della Tasi, all’aggravio dell’Iva e al ritocco all’insù delle addizionali e del carburanti – non riguarderà le famiglie composte da pensionati e lavoratori autonomi che non potranno beneficiare del taglio del cuneo fiscale. Queste famiglie, pertanto, saranno chiamate, molto probabilmente, a pagare di più rispetto a quanto hanno versato quest’anno”. Insomma, per lavoratori autonomi e pensionati, si prospetterebbero, nel 2014, maggiori esborsi, a causa dell’introduzione di nuove tasse, non compensata, nei casi in oggetto, da alcun tipo di taglio.

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