Il redditometro fa un po’ meno paura, forse. Va prima di tutto precisato che i pensionati non saranno soggetti a controlli, stando ad una recente precisazione dell’Agenzia delle Entrate, atta a smentire insistenti voci di stampa. Inoltre, a sostenere che il redditometro non sia quella bestia infernale descritta inizialmente è una voce al di sopra di ogni sospetto, Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre (Associazione Artigiani Piccole Imprese) ed a più riprese fervente “avversario” di Equitalia e della stessa Agenzia delle Entrate. Critiche, quelle di Bortolussi, basate sui preoccupanti dati che da tempo descrivono un mondo del lavoro e delle imprese afflitto sempre più afflitto da crisi e tasse. Per quanto riguarda il redditometro invece, che è stato preceduto dal “redditest”, uno strumento online creato appositamente per controllare un eventuale scostamento eccessivo tra reddito dichiarato e capacità di spesa, la Cgia ha cercato di contrastare alcune previsioni, piuttosto negative, sulle conseguenze della sua introduzione.
Lo studio ha preso in esame cinque tipologie diverse di famiglie e sul reddito presunto sulla base delle spese medie calcolate dall’Istat, ha applicato la prevista franchigia dei 12 mila euro annuali. “I contribuenti onesti – ha spiegato Bortolussi – non devono temere nulla: non sarà né feroce né repressivo”. Una coppia senza figli, di età compresa tra i 35 e i 64 anni, residente nel Nordest e, non potrà scendere sotto la soglia di 7.642 euro (lordi annui), senza “rischiare” un accertamento del fisco (quindi non una sanzione, ma un semplice controllo iniziale). La cifra scende se si risiede nel Nordovest (6923 euro) e “crolla” se ci si sposta al Centro (4.643 euro) e al Sud (2.324 euro). Per le isole il “limite minimo” è di 270 euro. Per gli over 64, cambia la cifra e si inverte la relazione tra Nordest e Nordovest (rispettivamente 4184 euro e 4412 euro), ma al Centro l’abbassamento del limite è piuttosto netto (2018 euro).
Come accennato, dagli accertamenti rimarranno fuori i pensionati, intesi come titolari della sola pensione di anzianità. Secondo l’Agenzia delle Entrate infatti, il redditometro non prenderà mai in considerazione tali soggetti, in quanto lo strumento è nato per combattere “l’evasione spudorata” ed i “finti poveri”. Nel comunicato l’istituzione fiscale ha anche dichiarato che nel 2013 ad essere colpiti da accertamento fiscale basato sulle presunzioni tramite redditometro saranno circa 35.000 persone, per le quali è stato verificato uno scostamento “eclatante”.