Nuove dimissioni e risoluzione dei rapporti di lavoro: ecco cosa dice la normativa.
Le nuove dimissioni e le risoluzioni consensuali possono essere comunicate al proprio datore di lavoro anche online, registrandosi al sito internet cliclavoro.it e richiedendo il Pin all’Inps. Se invece non si vuol ricorrere alla procedura online, ci si può comunque rivolgere a un soggetto abilitato come i patronati, i sindacati, gli enti bilaterali e le commissioni di certificazioni. Ma come funziona?
A disciplinare la normativa sulle nuove dimissioni e le risoluzioni consensuali è il decreto 15 dicembre 2015, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 7 dell’11 gennaio scorso, che ha approvato il modulo per le dimissioni e le risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro, unitamente a quanto necessario per poter compilare e trasmettere la comunicazione in via corretta, al datore di lavoro e alla direzione territoriale del lavoro.
Con decorrenza delle regole dal 12 marzo 2016, il decreto prevede che – come introdotto dal Jobs Act – la modalità telematica sia anche l’unica per rassegnare le dimissioni e la comunicazione della risoluzione consensuale del lavoro. In particolare, il modulo online utile per poter effettuare ogni comunicazione formale al proprio datore di lavoro può essere utilizzato per le ipotesi di dimissioni, di risoluzione consensuale o di revoca, con quest’ultima scelta che permette di revocare la comunicazione di dimissioni o risoluzione consensuale precedentemente inviata, e sempre nel termine di sette giorni dalla data di trasmissione.
Come sopra anticipavamo, il dipendente interessato ha due modalità alternative per poter inviare la comunicazione: la prima prevede la possibilità di procedere in autonomia sul sito internet cliclavoro.gov.it e con il codice Pin fornito dall’Inps; la seconda prevede la possibilità di rivolgersi a un “soggetto abilitato” come i patronati, i sindacati, gli enti bilaterali e le commissioni di certificazione.
Nel primo caso di procedura autonoma, il lavoratore dovrà richiedere il codice Pin all’Inps, il cui scopo è fondamentalmente quello di accertare l’univoca identità , che serve a garantire l’identità del soggetto che effettua l’adempimento; successivamente, il lavoratore dovrà registrarsi al sito del ministero del lavoro cliclavoro.gov.it e, quindi, procedere con il form online per la trasmissione della comunicazione. A questo punto, terminati tutti i passaggi previsti, il lavoratore avrà correttamente inviato la comunicazione di dimissioni o di risoluzione consensuale, ovvero la revoca di una precedente comunicazione, al lavoro al datore di lavoro, che riceverà il tutto all’interno della propria casella di posta elettronica certificata (in copia anche alla direzione territoriale del lavoro).
Come ricordato, esiste comunque la possibilità di poter procedere per il tramite di soggetti abilitati: una seconda via che probabilmente verrà preferita dalla maggior parte dei lavoratori, e soprattutto da quelli che non sono in possesso del codice Pin o non intendono registrarsi al portale cliclavoro.gov.it. In questo caso ad assumere la responsabilità di accertare l’identità del lavoratore che richiede la trasmissione del modulo sarà, naturalmente, il soggetto abilitato.
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