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Occupazione in ripresa, l’analisi degli ultimi dati Istat

Un’analisi sugli ultimi dati sull’occupazione in Italia: dati provvisori ad aprile, e dati consuntivi del primo trimestre.

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L’Istat ha certificato la ripresa dell’occupazione. Crescono i nuovi assunti, cala il tasso di disoccupazione, flette – pur lievemente – perfino il tasso di disoccupazione giovanile, indicatore di maggiore drammaticità nel tessuto socio economico italiano. Tutto bene dunque? Abbastanza, sebbene i dati meritino un’analisi più approfondita del solo titolo mediatico. Cerchiamo allora di approfondire le elaborazioni compiute dall’Istat, osservando nel dettaglio i dat

Occupazione
image by ArTono

i provvisori relativi al mese di aprile, e i dati consuntivi del primo trimestre del 2015.

 

Separiamo l’esposizione, procedendo con maggior ordine.

Occupazione: l’analisi dei dati di aprile

I dati di aprile (provvisori) dimostrano che dopo il calo degli ultimi due mesi, gli occupati sono cresciuti dello 0,7%, per un totale di 159 mila unità rispetto al mese di marzo, e tornando dunque ai livelli che erano stati abbandonati a fine 2012. Il tasso di occupazione cresce ad aprile dello 0,4%, a quota 56,1%. Rispetto al mese di aprile 2014, l’occupazione è in incremento dell’1,2% (+ 261 mila unità) mentre il tasso di occupazione migliora dello 0,7%.

Di contro, i disoccupati sono calati, nel solo mese di aprile, dell’1,2% (- 40 mila unità): dopo l’incremento degli ultimi due mesi, pertanto, il tasso di disoccupazione è diminuito dello 0,2% a quota 12,4%. Nei dodici mesi, il numero dei disoccupati è invece calato dello 0,5% (- 17 mila unità), mentre il tasso di disoccupazione è calato dello 0,2%.

Ancora, l’Istat ricorda come il numero di persone inattive di età anagrafica compresa tra i 15 e i 64 anni, abbia evidenziato nel solo ultimo mese un calo dello 0,7% (- 104 mila unità). Il tasso di inattività è dunque diminuito dello 0,3%, attestandosi al 35,8%, lo stesso valore del settembre dello scorso anno. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli inattivi sono diminuiti del 2,3% (-328 mila unità), mentre il tasso di inattività è calato dello 0,7%.

Infine, per quanto concerne il trimestre febbraio – aprile 2015, il tasso di occupazione è cresciuto dello 0,1%, mentre è calato sia il tasso di disoccupazione (- 0,1%) sia il tasso di inattività (- 0,1%).

Occupazione, i dati del primo trimestre 2015

Stabilite le principali valutazioni effettuabili sui dati del mese di aprile, cerchiamo di compiere un passo indietro per osservare quali sono stati i dati ufficiali relativi al primo trimestre 2015, sulla base della conferma delle rilevazioni Istat.

Nel periodo oggetto di esame, il numero degli occupati è cresciuto dello 0,6%, con un incremento di 133 mila unità su base annua. Un incremento che riguarda sia gli uomini che le donne, e sia il Nord (+ 0,6%, 71 mila unità) che il Mezzogiorno (+ 0,8%, 47 mila unità). Anagraficamente, migliore è la prestazione degli over 50 (+ 5,3%) rispetto alle fasce di età tra i 15 e i 34 anni (- 1,7%) e quella tra i 35 e i 49 anni (- 1,4%). Si evidenzia altresì che come l’incremento dell’occupazione abbia riguardato sia i cittadini italiani (+ 50 mila unità) che gli stranieri (+ 83 mila unità), e come rispetto al primo trimestre 2014 il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni degli stranieri sia comunque calato dello 0,4%, contro un incremento dello 0,5% da parte degli italiani.

Per quanto concerne i singoli settori economici, afferma il comunicato stampa dell’Istat, “nell’industria in senso stretto, dopo la crescita dei tre trimestri precedenti, l’occupazione si riduce su base annua dello 0,9% (-42 mila unità). Nelle costruzioni, per il diciannovesimo trimestre ma con minore intensità, prosegue la flessione degli occupati (-1,2%, -17 mila unità). In controtendenza rispetto al Centro-nord, nel Mezzogiorno crescono sia gli occupati nell’industria in senso stretto (+2,3%, 18 mila unità) sia nelle costruzioni (+3,8%, 15 mila unità). Nel terziario gli occupati crescono dell’1,0% (147 mila unità in più su base annua), soprattutto tra i dipendenti e nel Centro-nord”.

In ambito della tipologia contrattuale, nel primo trimestre 2015 il numero dei lavoratori a tempo pieno è tornato a crescere in modo significativo, con un incremento di 104 mila unità (+ 0,6%). La crescita è dunque continua dal 2010, proseguendo a ritmo meno sostenuto per quanto attiene la crescita degli occupati a tempo parziale (+ 0,7%, 28 mila unità). Per il quarto trimestre consecutivo continua l’incremento dei dipendenti a termine (+ 3,5%, 72 mila unità), con una prevalenza degli uomini rispetto alle donne, e del Nord rispetto alle altre zone d’Italia.

Non solo: nel primo trimestre 2015, dopo quattordici trimestri in crescita, diminuisce il numero di persone in cerca di occupazione (- 4,2%, 145 mila unità su base annua). Una riduzione che interessa sia gli uomini che le donne, sia le regioni del Nord che quelle del Mezzogiorno, sia gli ex occupati che le persone in cerca di prima occupazione. Il tasso di disoccupazione nel primo trimestre 2015 è cresciuto ininterrottamente dal terzo trimestre 2011, per poi scendere al 13% a fine del primo trimestre. Rimangono comunque elevati i divari territoriali.

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