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Quota 41 per tutti? Ecco gli ultimi progetti del Governo nel 2020

Il Governo pensa di estendere la platea dei beneficiari della pensione anticipata con Quota 41. Le ultime novità a riguardo

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Tutti in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica e dal possesso degli altri requisiti. Ecco l’idea del Governo per superare la riforma Fornero e dare una svolta innovativa al sistema pensionistico italiano. Vediamo di cosa si tratta e quali sono i benefici per chi vuole uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.

Quota 41 per tutti: l’idea a cui sta lavorando il Governo

pensione

Andare in pensione a 41 anni di contributi versati, senza il vincolo dell’età e di ulteriori requisiti, è l’idea a cui il Governo sta lavorando. Lo scopo è quello di superare in maniera definitiva la riforma Fornero, portando un cambiamento ed aggiornamento al sistema pensionistico italiano, in maniera da soddisfare sempre di più le esigenze di chi si appresta ad andare in pensione. Sono queste le parole che Nunzia Catalfo, Ministro al Lavoro ha espresso in maniera molto chiara e decisa. Bisogna andare a semplificare il sistema pensionistico italiano, in maniera tale da non svantaggiare i cittadini. Si affaccia così la soluzione di estendere Quota 41 ad una platea più ampia, senza il vincolo dell’età anagrafica e gli altri requisiti richiesti.

Come funziona oggi Quota 41

Attualmente, per poter accedere alla pensione anticipata con Quota 41, bisogna soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Infatti, chi opta per la pensione anticipata usufruendo di tale misura, deve appartenere alla categoria dei lavoratori precoci, ossia coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi, prima di aver compiuto i 19 anni di età. Altro requisito è quello di appartenere ad una delle categorie svantaggiate che sono previste e definite dalla legge, come ad esempio disoccupati, invalidi, lavori gravosi come ad esempio il lavoro notturno, o caregivers. Oggi, stando all’attuale legislazione, solamente chi soddisfa tali requisiti può accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi versati.

Incrementare la platea dei beneficiari di Quota 41

Il Governo, sta lavorare per incrementare la platea dei beneficiari di Quota 41, abolendo il requisito del lavoro precoce e dell’appartenenza alle categorie di chi ha svolto un lavoro gravoso nel corso della vita. Lo scopo primario è quello di ripensare in maniera generale al sistema pensionistico italiano, andando a rivedere anche altre misure, come Ape Social, Opzione Donna, Quota 100, per superare in maniera efficiente la riforma Fornero, che ha lasciato delusi molti pensionati e lavoratori che vogliono andare in pensione. Andando ad apportare le modifiche pensate dal Governo a Quota 41, a beneficiare di tale misura di pensionamento anticipato saranno molte più persone. Se queste idee verranno applicate, ad andare in pensione anticipata, indipendentemente dall’età anagrafica, saranno i lavoratori con 42 anni e 10 mesi di contributi e le lavoratrici con 41 anni e 10 mesi di contributi.

Per la riforma sulla pensione resta il problema economico

Il problema principale, per quanto riguarda l’attuazione della riforma pensione, è quello delle risorse economiche a disposizione. L’Italia resta uno dei Paesi che spende di più per quanto riguarda il settore pensione. Infatti, la stessa OCSE ha ammonito e richiamato l’Italia a mettere un freno alla spesa pubblica che è arrivata al 16% del Pil. Stando all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, una cosa necessaria per il nostro Paese è quella di andare ad abolire il sistema dei pensionamenti anticipati, allungando il requisito dell’età pensionabile. Secondo l’OCSE, visto che le speranze di vita si sono allungate, l’Italia è invitata vivamente ad adeguarsi a ciò, rispettando la riforma Fornero che fu introdotta nel 2012.

Secondo tale ragionamento, intervenendo per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro, si verrebbe a creare un notevole squilibrio tra le entrate ed uscite Inps, che potrebbero portare a non garantire le pensioni future che spetterebbero ai lavoratori di oggi. Insomma il tema sulla pensione continua ad essere caldo e notevolmente complesso, sperando che si possa trovare una soluzione giusta per tutti.

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