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Rapporto Italia Eurispes, meno viaggi meno capi firmati. Un italiano su tre non arriva a fine mese

Sfiducia nelle istituzioni ed incapacità di immaginare il suo stesso futuro, questa è la prima e cruda impressione emersa dal recente rapporto Italia 2014 Eurispes, presentato proprio nella giornata di oggi alla stampa. Nonostante la dura e convincente battaglia di alcuni settori alla crisi, come cultura, manifattura, agricoltura e turismo che continuano ad essere i …

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Sfiducia nelle istituzioni ed incapacità di immaginare il suo stesso futuro, questa è la prima e cruda impressione emersa dal recente rapporto Italia 2014 Eurispes, presentato proprio nella giornata di oggi alla stampa. Nonostante la dura e convincente battaglia di alcuni settori alla crisi, come cultura, manifattura, agricoltura e turismo che continuano ad essere i pilastri della nostra economia, lo scetticismo sulla possibilità di uscirne fuori, sembra prevalere. Quasi un italiano sui tre, secondo quanto pubblicato dal rapporto, non riesce ad arrivare a fine mese con quello che guadagna. Le regioni più in difficoltà sono quelle da Roma in giù, dove si manifesta la più alta concentrazione di chi non arriva a fine mese, 41,9 per cento per il Sud. O di chi per vivere è costretto ad utilizzare i propri risparmi, il 64 per cento per il Sud e il 58,9 per cento per le Isole. Cresce dunque l’abbandono del “superfluo” e buona parte degli italiani dice addio a ristoranti, capi griffati e ultimi modelli di smartphone. Ed ancora, l’84,3 per cento riduce le risorse destinate ai regali, l’81 per cento taglia le spese per i pasti fuori casa e il 75,3 per cento privilegia l’acquisto di prodotti di abbigliamento in punti vendita più economici, come grandi magazzini, mercatini e outlet. L’82,9 per cento aspetta i saldi per acquistare. Anche per quanto riguarda l’acquisto di generi alimentari, buona parte sceglie marche e prodotti più convenienti.

Inoltre, sempre dal rapporto Eurispes gli italiani hanno l’abitudine delle rate, anche per le cure mediche 22,4 per cento. Il ricorso alle rate per effettuare acquisti è ormai diventato una routine per il 29 per cento degli italiani. La diffusione del rateizzo si è infatti sviluppata soprattutto per comprare beni considerati “durevoli”: elettrodomestici , automobili, computer e telefonini , ma anche arredamento.

Mettersi da parte qualche spicciolo è assolutamente utopico. E sulle difficoltà incontrate dagli intervistati nel pagamento delle rate del mutuo o nel saldo mensile dell’affitto per la casa, si registra per quanto riguarda il primo caso un disagio che tocca il 29,1% e, nel secondo, il 26,8%.

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