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Reddito di cittadinanza: la Finlandia “oltre” il lavoro?

Il reddito di cittadinanza in Finlandia, Il dibattito sul web attira l’attenzione sull’esperimento proposto dal neo premier Sipilä.

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Sta tenendo banco da qualche decina di giorni su internet l’annuncio choc del neo governo finaldese, il quale ha parlato chiaramente di istituire un reddito di cittadinanza per tutti i residenti. Reddito di cittadinanza che sarebbe erogato nella sua forma più pura, ovvero a tutti, a prescindere dal bisogno, dall’età, dalla condizione occupazionale e anche da quella economica. Lo riceverebbe insomma, anche un milionario. La questione però, a quanto pare,  è un po’ più complessa di quanto inizialmente diffusosi sul web.

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image by Teemu Tretjakov

Reddito di cittadinanza: tra i 440 e 1166 euro al mese

Una bella differenza, ma le voci provenienti dalla nazione nordica si aggirano tutte entro questo range. La cifra più alta, 1166 euro al mese, è sicuramente, almeno per ora,  del tutto teorica. E’ in pratica una semplice stima di quanto necessiterebbe ad ogni cittadino per rendere la povertà in Finlandia un semplice ricordo. Alcune proposte politiche però, non ci vanno molto lontano, spingendosi fino ai 1000 euro al mese. Altri, più cauti hanno parlato di 850, 620 e anche 440 euro mensili. Cifra, quest’ultima (ma non solo lei), che certo non basterebbe a permettere una vita dignitosa al beneficiario della stessa, che dovrebbe quindi cercarsi anche altre forme di reddito. In ogni caso il reddito di cittadinanza,  o “basic income” come conosciuto in tutta Europa, per il neo governo finlandese dovrebbe permettere a tutti una vita frugale ma dignitosa, prescindendo dal lavoro, che diventerebbe così una sostanziale scelta di vita. “Vado a lavorare perché voglio andarci e non perché devo mangiare”.

Utopia o realtà?

Per i più scettici il programma del neopremier Juha Sipilä è del tutto utopistico, inapplicabile. Certo è che un’eventuale entrata in vigore del reddito di cittadinanza così come pensato da Sipilä andrebbe a far cadere ogni altro trasferimento di denaro pubblico ai cittadini ad oggi vigente in Finlandia (assegni sociali, penioni d’invalidità, aiuti casalinghi, stipendi per studenti) per il mero fatto che ognuno potrebbe provvedere da solo ai suoi bisogni.  Un sistema che gli estimatori della proposta giudicano più conveniente di quello attuale. L’idea, comunque, a quanto è dato capire, è quella di partire (anche se non si sa ancora né dove, né come, né quando) con l’esperimento, definito più unico che raro in Europa, nelle regioni in cui il tasso di disoccupazione è più alto (su una media nazionale del 9%, non prorpiamente basso quindi) per poi estenderlo a tutte le altre una volta verificata la sua solidità e la sua sostenibilità.

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