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Sciopero grande distribuzione: si chiede il rinnovo del contratto

Chi vuole sapere se sabato faticherà a riempire il carrello della spesa, farà bene a capire a quale associazione aderisce il suo supermercato di fiducia. Lo sciopero della grande distribuzione previsto tra due giorni coinvolgerà, infatti, i punti vendita aderenti a Federdistribuzione, alla distribuzione cooperativa e a Confesercenti. Ma non quelli affiliati a Confcommercio i cui dipendenti …

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Chi vuole sapere se sabato faticherà a riempire il carrello della spesa, farà bene a capire a quale associazione aderisce il suo supermercato di fiducia. Lo sciopero della grande distribuzione previsto tra due giorni coinvolgerà, infatti, i punti vendita aderenti a Federdistribuzione, alla distribuzione cooperativa e a Confesercenti. Ma non quelli affiliati a Confcommercio i cui dipendenti hanno già ottenuto un aumento di 85 euro in busta paga.

sciopero
image by 1000 Words

La mobilitazione di sabato – che sfocerà in una grande manifestazione organizzata a Milano, a cui parteciperanno anche i leader Susanna Camusso (Cgil), Gigi Petteni (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) – arriva a poco più di un mese di distanza dal primo sciopero indetto lo scorso 7 novembre. Alla base della protesta: la richiesta del rinnovo del contratto nazionale fermo da oltre 20 mesi. I sindacati lamentano l’atteggiamento dilatorio delle federazioni che starebbero, a loro avviso, ostacolando il raggiungimento di un’intesa. Le trattative sembrano infatti essersi “impigliate” su alcuni punti fondamentali come quelli che riguardano gli orari di lavoro, la riduzione delle maggiorazioni domenicali, del notturno e degli straordinari, ma anche l’eliminazione delle retribuzioni nei primi tre giorni di malattia e le condizioni normative e retributive sfavorevoli per i neo-assunti. Senza considerare gli scatti di anzianità, la diminuzione del trattamento di fine rapporto e l’eliminazione di alcuni livelli di inquadramento. Il timore dei sindacati è che le associazioni stiano cercando di “depotenziare” i diritti e i salari dei loro dipendenti.

Tra le catene che hanno aderito allo sciopero del 7 novembre e che, dunque, si presume lo facciano anche sabato prossimo: la Novacoop (Super e Iper), la Carrefour, l’Auchan, Zara, Dechatlon, Ikea, Pam, Panorama e il gruppo Rinascente. Si lavorerà a pieno ritmo, invece, nei punti vendita Crai-Codè, in quelli Conad, nei supermercati targati Il Gigante e nei negozi di elettronica del gruppo Media-World.

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