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Speciale stage in Cina: testimonianze da Shanghai e dintorni

Ad intervistarli, i due stagisti che gentilmente si sono prestati a rispondere alle nostre domande, viene seriamente da pensare che un’esperienza lavorativa in Cina tramite stage o internship, nonostante non sia proprio quel che si dice una passeggiata, sia comunque un’ottima scelta. Soprattutto se sei giovane, brillante e ambizioso. Oppure se, per qualunque ragione, hai …

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Ad intervistarli, i due stagisti che gentilmente si sono prestati a rispondere alle nostre domande, viene seriamente da pensare che un’esperienza lavorativa in Cina tramite stage o internship, nonostante non sia proprio quel che si dice una passeggiata, sia comunque un’ottima scelta. Soprattutto se sei giovane, brillante e ambizioso. Oppure se, per qualunque ragione, hai perso un treno; in questo caso il Paese della Grande Muraglia è un buon modo per tentare di prendere quello dopo, che non è detto sia peggiore. Da qualche anno la Cina è la nuova frontiera del lavoro. Ritmi serratissimi, ambiente globalizzato, nel quale si comunica in lingua inglese e una fame di successo e di benessere paragonabile a “quella dell’America di 50 anni fa”. Concetti che emergono chiaramente dalle interviste realizzate da Bianco Lavoro Magazine, in collaborazione con CRCC Asia. (leggi qui le due interviste, al giornalista Marco Cacci e allo studente Umberto Botto)

I nostri protagonisti sono Umberto Botto, giovane studente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Marco Cacci, giornalista de “Il Tirreno”. Pubblicheremo le loro interviste nel giorno di Natale, giusto per farci un piccolo regalo (sperando soprattutto di farlo anche ai nostri lettori) La stessa esperienza vista da due prospettive differenti;  ambizioni, obiettivi, caratteri diversi s’incrociano nelle parole dei due intervistati, i quali non sono accomunati nemmeno dall’età. Trovare punti di congiuntura tra le due esperienze però,  nonostante le significative differenze soggettive, è tutt’altro che faticoso, anzi. Segno che, sarà anche un mondo a sé stante, ma volendo farlo, è impossibile non comprenderlo. Certo è che, la vita, il cibo, l’intero modo di vivere dei cinesi è inevitabilmente lontano da quello italiano, ma non per questo deve spaventare una temporanea integrazione in loco. Anche perché, raccontano all’unisono Marco e Umberto, la popolazione cinese non ha alcun tipo di pregiudizio nei confronti degli italiani. Anzi, essendo il “made in Italy”  grandemente apprezzato, per certi versi il periodo di start-up, se così vogliamo chiamarlo, è in qualche modo facilitato.

Chi è il nostro partner. Operante a livello mondiale, CRCC Asia è una compagnia nata nel 2006 a Londra, specializzata nel “connettere la Cina con la comunità globale” attraverso principalmente stage o internship, in svariate città cinesi. Parallelamente svolge attività di consulenza aziendale internazionale, permettendo alle imprese di entrare in contatto in modo strategico con lo straordinariamente attivo mondo lavorativo cinese. Noi di Bianco Lavoro Magazine abbiamo scelto CRCC Asia come partner per il nostro “Mini-Speciale”  proprio per la varietà dei servizi offerti e la vastità territoriale che l’organizzazione è attualmente in grado di ricoprire (è infatti presente oltre che In vari Paesi d’Europa, anche negli Stati Uniti, oltre che, ovviamente, in Cina). Due caratteristiche che ci hanno fatto ritenere CRCC Asia tra i migliori partner possibili a livello di affidabilità e competenza.

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