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Tasse ridotte per i pensionati che si trasferiscono al Sud: requisiti e limiti

Tasse ridotte e Flat Tax al 7% per i pensionati che si trasferiscono al Sud o nelle isole: come fare domanda, revoca e i casi di decadenza del regime agevolato.

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Tasse ridotte per i pensionati che rientrano dall’estero e si trasferiscono al Sud: è questa la nuova disposizione contenuta nella Legge di Bilancio 2019. Per poter beneficiare di questo regime fiscale agevolato, tuttavia, bisogna essere in possesso di determinati requisiti e rispettare le direttive emanate – proprio di recente – dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una Flat Tax pensata appositamente per tutte quelle persone che hanno lasciato l’Italia per emigrare verso quei paesi dove la pressione fiscale è minore. L’obiettivo? Farli ritornare rimettendo in circolo l’economia dei piccoli centri – ormai disabitati – di Sud e Isole.

pensione anicipata
image by Ruslan Guzov

Tasse al 7% per i pensionati che si trasferiscono al Sud e nelle Isole: la risposta del Governo allo spopolamento dei piccoli centri

A partire dal periodo di imposta 2019 la persona fisica titolare di redditi da pensione di fonte estera potrà optare per il regime di imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero. Questi redditi da pensione, nello specifico, saranno tassati al 7%. Si tratta di un’aliquota agevolata che, come vedremo, si rivolge solo ai pensionati in possesso di determinati requisiti, ovvero:

  • ai residenti all’estero da almeno 5 anni (precedenti al periodo di imposta a cui la tassazione agevolata inizia ad essere valida);
  • a chi trasferisce la nuova residenza da un paese estero ai piccoli centri abitati di Sud e Isole, paesi e borghi dove il numero di abitanti non supera i 20.000;

Queste, in generale, sono le regole imposte dalla Legge di Bilancio 2019 per l’applicazione della Flat Tax al 7% per i pensionati. Questa proposta, come è facile intuire, nasce proprio per cercare di risolvere due problemi sempre più evidenti. Prima di tutto il Governo vuole cercare di far rientrare in Italia tutti quei pensionati che hanno scelto di non stare in Italia anche per via del forte pressione fiscale a cui i loro redditi sarebbero esposti.

Questo fenomeno è deleterio per l’economia italiana, perché sposta i capitali in altri posti (facendo diminuire i consumi) e contribuisce allo spopolamento (alimentando i problemi demografici con cui i rappresentanti delle Istituzioni devono fare i conti tutti i giorni). Per far sì che questa manovra finanziaria non produca effetti positivi solo nel breve periodo, inoltre, non basta essere in possesso dei requisiti sopra esposti ma bisogna rispettare dei termini che il provvedimento applicato dell’Agenzia dell’Entrate ha esposto chiaramente.

Flat Tax al 7% per i pensionati che si trasferiscono al Sud o nelle isole: regime agevolato e come fare domanda

L’agevolazione fiscale ai pensionati che spostano la loro residenza dall’estero al sud Italia viene riconosciuta al momento della dichiarazione dei redditi (dove va indicata l’opzione del regime di imposta sostitutiva). Il contribuente che intende godere di questa agevolazione, in pratica, al momento della presentazione della dichiarazione, oltre allo status di non residente in Italia per un tempo almeno pari a cinque, dovrà specificare anche:

  • la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l’ultima residenza fiscale prima dell’esercizio di validità dell’opzione;
  • gli Stati o territori esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell’applicazione dell’imposta sostitutiva;
  • lo Stato di residenza dell’Ente estero erogante i redditi di pensione che saranno soggetti alla tassazione italiana;
  • l’ammontare dei redditi di fonte estera da assoggettare all’imposta sostitutiva.

Tassazione agevolata per i pensionati che si trasferiscono al Sud: revoca e decadenza

Secondo quanto stabilito dalle disposizioni attuative emanate dall’Agenzia dell’Entrate (che si adeguano a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio), il regime agevolato riconosciuto ai pensionati che si trasferiscono al Sud non è permanente. L’imposta sostitutiva al 7%, difatti, viene meno quando:

  • sono trascorsi cinque anni dall’anno in cui è stata esercitata tale opzione;
  • è il contribuente stesso che la revoca;

Le agevolazioni fiscali per i pensionati che si trasferiscono al Sud invece decadono nei seguenti casi:

  • quando vengono meno i requisiti richiesti per godere della tassazione agevolata;
  • per omesso o parziale versamento dell’imposta sui redditi dovuto alla stato italiano che, scaduti i termini, non viene pagata per intero dal contribuente;
  • trasferimento in un comune italiano diverso da quelli che danno diritto a godere di tale agevolazione;
  • trasferimento della sede fiscale all’estero.

È bene specificare in fine che sia la revoca che la decadenza non permettono di poter godere della stessa opzione in futuro.

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