La procedura di digitalizzazione del Fisco è ormai avviata. A partire dal 1 luglio 2019 saranno introdotte diverse novità in materia come: lo scontrino elettronico, l’obbligo di procedere online per le liti fiscali, la fattura elettronica emessa entro 15 giorni dall’operazione.
Importanti novità in arrivo sul fronte Fisco. Dall’introduzione dello scontrino elettronico alla fattura elettronica che deve essere emanata entro 10 o 15 giorni dall’operazione stessa. Ci si avvia alla completa digitalizzazione anche in materia economica e finanziaria con tanti soggetti coinvolti.
Indice
Fisco: verso la totale digitalizzazione
Sono tante le novità in materia di Fisco e contributi che entreranno in vigore a partire dal 1 luglio 2019. Addio alla carta per quanto riguarda le liti fiscali che, si evolveranno completamente in via telematica. Scomparirà lo scontrino cartaceo a cui i tanti consumatori sono abituati. A sostituirlo sarà il cosiddetto scontrino elettronico, con la registrazione ed invio automatico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate. Ed ancora, novità sul fronte fattura elettronica che, dovrà essere emanata 10 o massimo 15 giorni dopo ogni operazione effettuata. Sono queste alcune importanti novità che, comporteranno un cambiamento radicale nelle abitudini dei cittadini ed in quelle di aziende e professionisti.
Ricorsi fiscali, dal 1 luglio obbligatorio il canale telematico
Una delle tante novità riguarda l’obbligo di effettuare ricorsi fiscali esclusivamente in maniera telematica, per tutti i ricorsi notificati in commissione tributaria sia provinciale che regionale a partire dal 1 luglio. Stiamo dunque parlando di circa 200 mila fascicoli all’anno. Infatti, documenti e provvedimenti giudiziari, notifiche e depositi di atti processuali, tra meno di un mese saranno possibili solamente in modalità telematica e non più cartacea. Il doppio canale cartaceo-digitale, si appresta a terminare, per lasciare spazio al solo ed esclusivo canale digitale. Tutto questo richiede, inevitabilmente, la presenza di strumenti tecnologici adatti, all’interno di ogni singola sede.
Fisco: introduzione dello scontrino elettronico
La seconda novità in quanto nel Fisco riguarda l’introduzione dello scontrino elettronico. Inizialmente gli interessati a tale novità saranno i circa 261 mila commercianti con ricavi superiori i 400 mila euro all’anno. Questi sono tenuti a registrare ed inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i corrispettivi. L’obbligo allo scontrino elettronico, a partire dall’anno prossimo interesserà tutti i commercianti, senza alcun tetto per quanto riguarda i ricavi stessi.
Passare al digitale, comunicando in tempo reale i corrispettivi, permetterà di scovare più facilmente gli evasori fiscali, provvedendo a sanzioni di vario genere. Ovviamente anche le abitudini dei consumatori muteranno, in quanto devono abituarsi a non ricevere più lo scontrino cartaceo, in quanto riceveranno altro tipo di documento.
Fattura elettronica rilasciata entro 10 o 15 giorni dall’operazione
Per quanto riguarda la fattura elettronica, questa dovrà essere rilasciata 10 o massimo 15 giorni dall’operazione stessa. Non bisognerà attendere mesi o lunghi periodi per riceverla. Gli emendamenti al decreto Crescita, hanno prolungato il termine di 10 giorni in 15 giorni. Il tutto entrerà in vigore a partire dal 1 luglio, ed interesserà 3,2 milioni di contribuenti che, dovranno obbligatoriamente rilasciare la fattura elettronica entro un massimo di 15 giorni dall’operazione effettuata. Differenti sanzioni sono previste per chi non rispetta queste scadenze. Inoltre, chi ha aderito alla rottamazione-ter, sempre al 1 luglio, dovrebbe ricevere la comunicazione da parte del Fisco, con l’accettazione o meno della domanda stessa.
Fisco: calendario e scadenze
Tutte le novità di cui abbiamo parlato nei paragrafi precedenti, entreranno in vigore a partire dal 1 luglio 2019. Con gli emendamenti al decreto Crescita che, deve essere convertito entro il 30 giugno, saranno forse possibili ulteriori rinvii. Ad esempio, il termine per il modello Redditi, ossia il vecchio Unico, potrebbe slittare al 30 novembre, così come potrebbe slittare al 31 dicembre la dichiarazione relativa ad Imu e Tasi. Slittamenti che potrebbero essere connessi alla proroga dei versamenti connessi all’Isa. Questa proroga è stata chiesta dai commercialisti in quanto mancano i software da utilizzare per il calcolo delle imposte, proprio in base ai nuovi indicatori. Inoltre il 1 luglio è l’ultimo giorno, per i contribuenti con 730 senza sostituto d’imposta o con il modello Redditi, per il versamento di saldo e primo acconto.
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