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Un videogioco per favorire l’inclusione sociale: una bella idea tutta italiana

Un videogioco per l’inclusione sociale? Oggi è possibile! Non si tratta solo di giocare come semplice e puro passatempo, ma di riflettere su temi importanti, mentre affrontiamo il gioco.

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Un videogioco per l’inclusione sociale? Oggi è possibile! Riflettere sui temi della diversità e dell’inclusione resta un argomento di grande attualità e di forte interesse sociale, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo. E da questo punto di vista, sono tante le iniziative che da più fronti intervengono per aprire un varco di riflessione e di confronto.

E se la riflessione non fosse solo teorica, ma riuscissimo a calarla nel pratico, o meglio attraverso un momento di gioco? A questo proposito ci ha pensato la start-up italiana Work Wide Women, da sempre presente con progetti volti a favorire l’inclusione sociale, attraverso Diversity@Work, il primo videogame che tocca questi temi. Non si tratta solo di giocare come semplice e puro passatempo, ma di riflettere su temi importanti, mentre affrontiamo il gioco.

Diversity@Work

L’Italia ai primi posti per programmi di inclusione sociale

All’interno di un panorama lavorativo, fatto di giovani imprenditori che cercano di trovare sempre l’idea geniale da lanciare sul mercato, la start-up italiana Work Wide Woman, si interessa di elementi quali l’etnia, la razza, l’appartenenza sessuale, la disabilità, come momento di aggregazione e di inclusione sociale. Una recente ricerca dimostra che in Italia sono circa il 70% le aziende che si stanno interessando a questi temi con politiche di inclusione e percorsi di formazione, sul lavoro ma anche al di fuori di esso. Una bella fotografia della nostra realtà lavorativa che si fa onore essendo ai primi posti in Europa.

Un videogioco per l’inclusione sociale

La Word Wide Woman, ha voluto pensare a qualcosa in più che un semplice programma di inclusione sociale e quindi ha lanciato sul mercato un videogioco, totalmente anonimo che mette i giocatori di fronte a situazioni dove si viene guidati in modo automatico e stereotipato. Ma non stiamo parlando di pura fantasia, in quanto le storie del gioco sono tratte da casi reali, effettivamente accaduti. Giocare è piuttosto semplice, in quanto le scelte si basano su una logica binaria che aprono scenari diversi e che mettono in evidenza l’impatto del comportamento e della comunicazione di un giocatore dinanzi a delle scelte automatiche.

Ecco le semplici regole del gioco

Il sistema prevede 4 metriche, ovvero:

  • Management
  • Leadership
  • Clima
  • Team Skills 

Queste metriche hanno il preciso scopo di evidenziare come ciascuna risposta possa modificare l’ambiente in cui il giocatore agisce in quel momento. Come già detto, le risposte sono completamente anonime e questo dovrebbe permettere al giocatore di esprimere in totale libertà e senza alcun condizionamento il suo punto di vista: a tale proposito le risposte potrebbero avere un impatto positivo ad esempio su una variabile del sistema (management) e allo stesso tempo, un impatto negativo su un’altra variabile (per esempio clima).

Ad ogni risposta è stato assegnato un valore positivo per quelle che denotano un segno di apertura, mentre un valore negativo per quelle che evidenziano un segnale di chiusura; un valore invece pari a zero per quelle risposte indifferenti, che non generano nessun tipo di influenza. Si tratta di uno strumento da poter utilizzare sia da giocatore singolo che in gruppo e comunque seguito dalle linee guida di un coach.

Cosa significa per un’azienda occuparsi di inclusione sociale

Voler stare al passo con i tempi, tenendo conto della modernità dell’epoca attuale, costringe le aziende a pensare che l’innovazione passa anche attraverso valori come l’inclusione sociale e l’accettazione della diversità. Oggi le aziende non possono prescindere da questi concetti e devono cercare strumenti nuovi ed adatti al tempo che stiamo vivendo. L’idea di lanciare un videogioco come strumento di educazione e non solo come un passatempo è sicuramente un’idea innovativa e all’avanguardia, soprattutto perché permette di estrarre le persone dal loro ambiente spesso stereotipato e di riproporle in un contesto neutro, dove poter esprimere davvero se stessi.

Lo scopo del gioco, non è dunque quello di mettere in luce atteggiamenti giudicanti o valutativi, ma solo far emergere gli atteggiamenti discriminanti a favore di comportamenti inclusivi da adottare. Un’idea che potrebbe diventare una grande soluzione.

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