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Vendere online: intervista a “LaCimpinessa” Arianna Orrù

Pensare alla propria bellezza ed a quella del pianeta, con la spensieratezza di quando eravamo bambine e la responsabilità dell’essere grandi. Abbiamo intervistato Arianna Orrù, ovvero “LaCimpinessa, il tuo modo di essere bio”, che ci parlato di come ha realizzato la sua idea di vendita online nel campo della cosmesi biologica. Arianna si è dimostrata …

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LaCimpinessa Box in partenzaPensare alla propria bellezza ed a quella del pianeta, con la spensieratezza di quando eravamo bambine e la responsabilità dell’essere grandi. Abbiamo intervistato Arianna Orrù, ovvero “LaCimpinessa, il tuo modo di essere bio”, che ci parlato di come ha realizzato la sua idea di vendita online nel campo della cosmesi biologica. Arianna si è dimostrata prodiga di consigli mirati ed ottimismo. Ecco cosa ci ha detto:

Allora Arianna, perché la decisione di aprire un e-commerce?

L’attività è iniziata da settembre scorso, quindi non sono ancora al giro di boa. Ho scelto l’e-commerce perché oggi è un investimento a basso rischio ma con un ottimo potenziale di riuscita. Amo dire che sono “figlia” del liceo classico ma ho sempre “mangiato” coi numeri,sono nel commercio da vent’anni e faccio la libraia da 12: la mia prima vera risorsa sono i clienti, a cui offro trasparenza, attenzione e sensazioni, ancor prima dei miei prodotti.

Come mai il nome “LaCimpinessa”?

In realtà si tratta di un gioco di parole. LaCimpinessa è una principessa che non si prende troppo sul serio e che ama giocare con tutto, a partire dal nome. Perché in ognuna di noi c’è una principessa un po’ bambina che ha ancora tanta voglia di giocare..

I prodotti sono realizzati artigianalmente? Anche da te?

Al momento il focus è sulla cosmesi biologica ma ho in mente di estendere il commercio, basandomi sempre sull’eco-sostenibilità, includendo accessori e bijoux realizzati a mano con materiali naturali. Ad opera di artigiani “arruolati” sul territorio, io vi risparmio i miei scadenti manufatti..

Quali sono i primi passi da fare nella vendita online?

Tre, direi. Scegliere un buon commercialista (e avere un buon business plan), creare il proprio e-commerce con l’aiuto di un grafico e contattare i fornitori. E poi stampare i biglietti da visita e il materiale pubblicitario cartaceo. Una delle maggiori difficoltà? La concorrenza! Questa non deve spaventare bensì stimolare a dare al proprio servizio quel “quid” capace di farlo emergere dalla massa. Trasformare l’imprevisto in opportunità e la difficoltà in un sano “prurito creativo”.

Che cosa serve per avere successo in questa attività?

Investire nella riconoscibilità del brand. Prontezza di spirito, flessibilità, creatività, umiltà. Bisogna farsi forti coi fatti e non con le parole, in questo mondo non si può vivere di rendita a lungo. Si è sempre chiamati a dimostrare, reinventarsi. E poi ci vuole ottimismo e tanta passione. Ah, un’ultima cosa..valutare i rischi, ma saper affrontare la paura.

Il tuo modo di comunicare è originale, soprattutto su Facebook, è come se parlassi con delle amiche…

In realtà non è un’idea studiata a tavolino, quella sono io e quelle sono amiche, perlomeno sulla base di quell’empatia a mio avviso necessaria in un non-luogo come il virtuale. Bisogna metterci la faccia, nel bene e nel male. Dietro un nome, un logo, un servizio c’è e ci sarà sempre una persona.

Un tipo di rapporto venditore-cliente molto particolare: in che modo riesci a separare il lavoro dalla vita privata?

In realtà non c’è questa grande schizofrenia di ruoli. I miei racconti di quotidianità fanno colore, ma sono la cornice di un quadro. Se la tela non è ben dipinta la cornice fa poco. Ho trovato sincera solidarietà da parte delle ragazze per un mio recente momento di difficoltà, ma nel contempo ho anche raccolto qualche critica per un deficit lavorativo. Ed è giusto che sia così, le strade devono rimanere parallele e sulla base del rispetto ci si può dire tutto.

Hai già avuto qualche piccola delusione…

A dire la verità non ho avuto ancora grosse delusioni, non ho mai pensato che sarebbe stata una passeggiata e sono ancora nella fase “sperimento, cado e mi rialzo”. Ma il bello è proprio questo in fondo.

E la tua maggiore soddisfazione?

Aver trasformato un pensiero, un’idea, un sogno in qualcosa di concreto. Di pari passo con quella di aver creato un rapporto empatico con le mie clienti.

Obiettivi futuri?

Ne ho di nuovi ogni giorno, ma nel frattempo mi godo anche il viaggio. Ogni buon viaggiatore osserva, rubacchia ispirazioni e se le appunta. Poi, rimette taccuino in tasca e zaino in spalla, e riparte. Ecco, mi piace vedermi un po’così: in continuo viaggio.

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