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Anziani osservatori di cantieri diventano consulenti, il passatempo che si trasforma in lavoro

Nuovo progetto nato nel pisano coinvolge gli anziani nella vita sociale e in progetti di riqualificazione urbana. Guardare i cantieri in città, diventa per gli anziani un lavoro in cui offrire la loro consulenza e le loro conoscenze.

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Per gli anziani osservare i cantieri in città, mentre gli operai lavorano, non sarà più solamente un puro passatempo ma diventa un “lavoro”. Un progetto che ha avuto origine nel pisano, trasforma questa abitudine degli anziani in un lavoro di tipo volontario. Anziani coinvolti come consulenti per la realizzazione di progetti legati al decoro urbano. Vediamo di cosa si tratta.

Gli anziani diventano consulenti per progetti urbani

Vi sarà capitato di vedere per strada signori occupati a fissare, controllare e commentare il lavoro degli operai all’interno di vari cantieri in città. Da ora, questa “abitudine” di guardare i cantieri, diventa per gli anziani un lavoro, una vera e propria consulenza che questi daranno agli operai stessi. Parliamo di un progetto avviato nel pisano, che dà la possibilità agli anziani di partecipare attivamente alla vita connessa a progetti urbani.

Ovviamente parliamo di un lavoro di carattere volontario, senza alcun tipo di retribuzione. Una consulenza grazie alla quale le vecchie generazioni possono mettere a disposizione degli altri le loro conoscenze ed esperienze per progetti di rigenerazione urbana. Lo scopo di tale iniziativa è infatti quello di interessare le persone più anziane, coinvolgendole in progetti importanti di decoro e rigenerazione urbana, condividendo con le amministrazioni locali il loro operato.

Gli anziani nel progetto “Urban health – movi-menti”

Il progetto in questione, denominato “Urban Health-movi-menti” è nato nel pisano, promosso dal Centro Nazionale per la Prevenzione e Controllo delle Malattie del Ministero della Salute. Presentato a Palazzo Gambarcorti, nella sede del comune di Pisa, abbraccia anche altri enti come: l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, la Regione Lombardia, il Politecnico di Milano, la Asl 3 Piemonte, e la Asl di Taranto che hanno aderito al progetto stesso.

Lo scopo è quello di rendere partecipi alla vita sociale gli anziani che, spesso sono dimenticati ed abbandonati a se stessi. Un loro coinvolgimento nei progetti urbani è utile non solo agli anziani stessi, che si sentono e diventano protagonisti importanti della vita sociale, ma anche alle amministrazioni locali, che possono fare tesoro delle conoscenze ed esperienze di tali soggetti. Il progetto è partito ad aprile nei comuni di Calci, Pisa, Pontedera, Pomarance e proseguirà fino a dicembre.

Il sapere degli anziani a disposizione di tutti

A Pisa sono 44 gli anziani che partecipano a tale iniziativa, suddivisi in due gruppi a seconda dell’età anagrafica. Un gruppo è formato dagli anziani con età tra i 55 ed i 66 anni, mentre l’altro gruppo si compone di individui con età compresa tra i 67 e 77 anni. Tutti all’opera per elaborare e condividere con le amministrazioni locali ed anche regionali, interessanti progetti di rigenerazione urbana, per migliorare le generali condizioni di vita dei pensionati. Il tutto anche per favorire l’attività fisica e prevenire il lento decadimento cognitivo della popolazione anziana, un vero tesoro per le società. Un progetto ed un’iniziativa di grande valore umano e morale che andrà avanti per differenti mesi e chi lo sa, magari potrà continuare anche nel corso dell’anno prossimo.

La soddisfazione del sindaco di Pisa Michele Conti

Tutta la soddisfazione ed appagamento relativo al tale progetto, si legge in maniera chiara ed evidente nelle parole del sindaco di Pisa, Michele Conti. “Si tratta di un progetto importante che guarda alle buone pratiche di rigenerazione urbana e ambientale”. Ed ancora, il primo cittadino pisano continua sostenendo, che le città ed i paesi devono possedere determinati luoghi, spazi, quartieri adatti a tutti gli anziani ed alle persone che stanno invecchiano. Persone spesso con problematiche che sembrano enormi ed insormontabili, ma che in realtà possono essere superate attraverso dei piccoli ma efficaci accorgimenti, in primis da parte delle istituzioni. Per questo motivo, il confronto con le generazioni anziane, può portare ad interessanti pratici suggerimenti, per il miglioramento e la progettazione delle nostre città.

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