Avete in progetto di aprire una birreria? Mettetevi comodi e documentatevi per bene perché si tratta di un progetto entusiasmante e che può veramente essere un ottimo business
L’idea di aprire una birreria vi frulla da un po’ di tempo nella testa? Inseguitela perché, per quanto l’impresa possa sembrare ardua, è in realtà alla portata di tutti. A patto che ci mettiate impegno, serietà ed entusiasmo.
Indice
Aprire una birreria: da dove iniziare
Gestire e mandare avanti un locale che dispensa birra di qualità (e non solo) è certamente un lavoro faticoso, che necessita di competenze e professionalità; ma con la necessaria passione e la giusta formazione non potrà che procurarvi grandi soddisfazioni. Per accontentare e convincere i vostri avventori, dovrete “rimboccarvi le maniche” e offrire loro quello che gli altri pub e locali non offrono. Prestando sempre la massima attenzione alla qualità dei prodotti dispensati e all’originalità dei servizi proposti.
Dici birreria e pensi alla bevanda bionda che, da sempre, tenta di “spodestare” il vino dalle tavole degli italiani. Ma l’assortimento è in realtà assai vasto e contempla una varietà di birre su cui fareste meglio a documentarvi. Se state pensando di aprire una birreria, dovrete, infatti, saperne di più di un qualsiasi altro comune frequentatore di pub e informarvi come si conviene.
Aprire una birreria: valutazioni iniziali
Gli spazi e la zona scelti possono fare la differenza. Così come, di norma, la fa anche l’ambiente. Le possibilità sono tante: potrete scegliere di replicare il modello delle tradizionali birrerie irlandesi o optare per qualcosa di più innovativo e sofisticato. L’essenziale è riuscire a creare un ambiente caldo e accogliente, che invogli i clienti a restare il più a lungo possibile. Sorseggiando un bicchiere di birra e sbocconcellando qualcosa (snack, panini, piatti freddi e veloci, insalate ecc…). Ma non è tutto: massima attenzione dovrà essere prestata anche alla qualità e alla celerità del servizio: più vi mostrerete cortesi coi clienti, può loro tenderanno a ricompensarvi con la loro fedeltà. Per questo, chi aspira ad aprire una birreria dovrà dimostrare non solo di essere serio e preparato su tutto quello che ruota intorno al mondo della birra, ma anche accogliente e affabile. E instancabile, visto che sarà costretto a coprire turni massacranti, che lo porteranno a fare spesso le ore piccole (specie nei fine settimana). Sono valutazioni che non possono essere trascurate perché la vostra vita privata potrebbe uscirne con le ossa rotte.
La burocrazia per aprire una birreria
E veniamo al nocciolo della questione: quali sono i primi passi da compiere? Una volta scelto il locale, bisogna ovviamente arredarlo, secondo lo stile e l’impronta che gli vorrete dare. Essenziale, in questo passaggio, può risultare il contatto coi fornitori che – se lo vorrete – non si limiteranno a consigliarvi le tipologie di birra da spillare, ma vi forniranno anche indicazioni preziose sull’impiantistica, il packaging, i dispenser, gli arredi, le attrezzature e gli eventuali gadget. Ma prima di tutto questo, occorre ovviamente adempiere alle incombenze burocratiche. Come qualsiasi altro gestore di un locale pubblico, chi sceglie di scommettere su una birreria deve aprire una Partita Iva e iscriversi al Registro delle Imprese, presso la Camera di Commercio. E poi? Deve certificare il possesso di specifiche licenze e autorizzazioni: la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), la Diap (Dichiarazione di inizio attività produttiva), la certificazione Haccp (sul controllo, la qualità e la sicurezza alimentare) e quella Sab (che certifica la corretta somministrazione degli stessi prodotti). E non finisce qui: per dare il via all’attività, occorre ottenere il nulla osta dell’Asl e, nel caso in cui si decida di allietare l’ambiente con musica dal vivo, pagare i diritti Siae e certificare il possesso di un documento che attesti l’avvenuta valutazione dell’impatto acustico, da parte di un tecnico del suono regolarmente iscritto all’Albo regionale di riferimento. Le procedure burocratiche da rispettare sono tante e non possono, ovviamente, essere bypassate.
Aprire una birreria: costi
Siete ancora convinti a lanciarvi nell’impresa? Bene, non resta che fare due conti in tasca. Aprire una birreria non è faccenda di poco conto: il consiglio è quello di rimettervi ai consigli di un bravo commercialista o di un professionista che vi aiuti ad elaborare un dettagliato budget plan. L’investimento iniziale sarà inevitabilmente elevato: stando alla testimonianza di alcuni “addetti ai lavori”, per avviare un locale che dispensa birra di qualità e cerca di distinguersi dagli altri, non si può mettere in preventivo un investimento inferiore ai 80 o 100 mila euro. E’ una cifra importante, che servirà a pagare i locali, le utenze, i fornitori, i distributori, il personale e la pubblicità. Su cui, ca va sans dire, dovrete puntare moltissimo; premurandovi a diffondere informazioni sempre aggiornate su eventuali promozioni ed eventi. Se vi impegnerete ad offrire ai vostri clienti il meglio che c’è sulla piazza (c’è chi organizza serate e corsi di degustazione e chi propone spettacoli di intrattenimento di vario tipo), gli amanti della birra non potranno che premiare voi.
Kit di supporto apertura birreria
Chi volesse ricevere informazioni più dettagliate sull’argomento e dotarsi di uno strumento utile ad approntare un business plan efficace, può consultare il Kit Creaimpresa: “Come aprire un pub-birreria” (da noi analizzato e giudicato veramente valido). Il Kit fornirà indicazioni e suggerimenti preziosi sui finanziamenti e le eventuali agevolazioni fiscali, sulle leggi e le normative che regolano il settore, sulle licenze e le autorizzazioni da richiedere, sugli investimenti e sui possibili guadagni iniziali.