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Aprire un’enoteca – wine bar, quanto costa e come fare

Aprire e gestiste una enoteca – wine bar. Ecco tutti i passi da fare, i consigli, i costi ed i guadagni.

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Aprire un’enoteca – wine bar può rivelarsi un’idea economicamente vincente e una sfida appassionante. A patto che si scelga di scommettere sulla bontà del prodotto e sulla raffinatezza dell’offerta. Diciamoci la verità: il buon vino può fare miracoli. Non solo perché riesce ad esaltare il gusto dei cibi a cui si accompagna, ma anche perché riesce – quasi sempre – a creare un’atmosfera intima tra i commensali che si ritrovano a berlo in compagnia.  Sia ben chiaro: non dovete per forza puntare all’apertura di un’attività di elite (il vino è un prodotto di ampio consumo), ma mirare a proporre una soluzione di qualità.

Come si fa? Il consiglio è quello di partire dall’elaborazione di un dettagliato business plan (meglio se vi fate aiutare da un esperto) che vi permetta di diradare le nebbie sul da farsi. Se procederete con scrupolo ed entusiasmo, il risultato finale non potrà che procurarvi robuste soddisfazioni.

Enoteca o wine bar? Meglio entrambi

Bisogna innanzitutto capire se, nel vostro progetto, c’è l’apertura di una semplice enoteca (l’esercizio in cui si possono solo vendere i vini ed eventuali altri prodotti tipici) o l’avvio di un’attività che comprende anche un wine bar. In questo secondo caso, infatti, potrete dedicarvi anche alla somministrazione dei prodotti e consentire ai vostri clienti di consumarli in loco. Si tratta di una soluzione più impegnativa, ma potenzialmente più redditizia, che dovrà essere però vagliata con attenzione. Perché – come vedremo – le autorizzazioni necessarie per dare il là a un’enoteca – wine bar sono diverse da quelle che occorrono a chi decide di vendere solo bottiglie di vino.

Fatta questa distinzione, occorre primariamente dire che alla base di tutto, deve esserci una reale passione per il “nettare degli dei”. Saperne di vino è fondamentale: i clienti che sceglieranno di frequentare la vostra enoteca wine bar (che potranno consumare stuzzichini, taglieri di affettati e formaggi, piatti freddi, insalate ecc…) vi chiederanno, quasi sicuramente, consiglio sui vini da acquistare. E solo se si convinceranno di avere a che fare con un buon conoscitore, dotato possibilmente di spiccate doti comunicative e relazionali, sceglieranno di tornarvi a trovare. Per questo, pur non essendo esplicitamente richiesto, consigliamo a chi vuole lanciarsi in quest’impresa di formarsi adeguatamente, magari frequentando un corso da sommelier, che consente di acquisire le conoscenze basiche sulle varie tipologie del prodotto.

Da non sottovalutare è anche la scelta del luogo: per aprire un’enoteca non servono spazi eccessivamente grandi, ma l’eventuale avvio di un wine bar dovrebbe spingervi a preferire locali sufficientemente comodi, dove i clienti possono consumare e sorseggiare in tranquillità. Inutile dire, poi, che il consiglio è quello di individuare un posto che si trovi su una strada transitata o in una zona dotata di parcheggio. Tutto qui? Non proprio, particolare attenzione dovrà essere destinata anche all’arredo del locale: se riuscirete a creare un ambiente caldo, accogliente e sufficientemente ricercato, i clienti – che potrete attirare organizzando anche corsi di degustazione o serate a tema – non dovrebbero mancare. A patto che, nel vostro esercizio, riescano a trovare una gamma di prodotti vasta, per (quasi) tutte le tasche.

Requisiti, burocrazia e costi

Cosa serve per aprire un’enoteca wine bar e chi può lanciarsi nell’impresa? Cominciamo col dire che, chi aspira a gestire un locale di questo tipo, deve essere in possesso di un diploma di scuola alberghiera o, in alternativa, certificare un’esperienza lavorativa di almeno due anni nel settore turistico-alberghiero. In mancanza di uno di questi due requisiti, occorrerà frequentare un corso Sab (somministrazione alimenti e bevande) che prevede il rilascio di un apposito certificato. Non solo: l’avvio di un’enoteca wine bar implica anche l’obbligo di conseguire la certificazione Haccp, che attesta la conoscenza delle norme igieniche e comportamentali che devono essere rispettate quando si servono cibi e bevande ai clienti. E non finisce qui: sul fronte burocratico, occorre presentare al Comune la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), che è la dichiarazione che consente di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva; ottenere il nulla osta dell’Asl, che deve attestare il rispetto delle normative igienico-sanitarie, e richiedere il rilascio della licenza alcolici all’Agenzia delle Dogane (chi non lo fa, rischia di incorrere in sanzioni salatissime). Ottenute tutte le autorizzazioni del caso, non resterà che procedere con l’apertura della Partita Iva e con l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.

E veniamo all’aspetto più pratico: quanto costa aprire un’enoteca wine bar e quali sono i margini di guadagno? Fornire delle cifre precise è impossibile. Stando alla testimonianza di alcuni operatori del settore, l’investimento iniziale per un locale di 50 metri quadrati si aggira intorno ai 70/80 mila euro, ma se sceglierete di gestire un locale che consente agli amanti del buon vino di sorseggiarlo in abbinamento a qualche piatto veloce, dovrete mettere in preventivo cifre ben più alte. A titolo puramente indicativo, vi segnaliamo (ad esempio) che dotarsi dei macchinari necessari (frigoriferi, lavabicchieri, affettatrici ed eventuali cantine) implica una spesa di almeno 4 mila euro e che molto dipenderà dal tipo di vino che vorrete acquistare. C’è chi sceglie di puntare su prodotti già noti e si affida, di norma, ai distributori. E chi, al contrario, punta su un’offerta alternativa e propone vini meno conosciuti che acquista direttamente dai produttori. Stando a quanto riportato da alcuni siti specializzati, un assortimento di 300 etichette dovrebbe costare circa 10 mila euro; ma l’investimento leviterà vistosamente, se sceglierete di scommettere su vini particolarmente pregiati. In linea di massima, parliamo comunque di un’attività con buoni margini di guadagno: intorno al 30% sui vini e intorno al 70/80% sugli aperitivi.

Il kit di supporto per aprire un’enoteca wine bar

A chi volesse ricevere informazioni più dettagliate sull’argomento, consigliamo di consultare il Kit Creaimpresa:  Come aprire un’enoteca wine bar, da noi analizzato e giudicato veramente valido. Uno strumento prezioso, che vi aiuterà a progettare al meglio la gestione dell’attività, fornendovi indicazioni aggiornate sui finanziamenti e i possibili contributi, sulle leggi e le normative, sulle licenze e i requisiti, e sugli investimenti iniziali e i possibili guadagni.

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