In questa guida tratteremo tutto ciò che è importante conoscere in merito all’assegno sociale 2018, con attenzione particolare ai requisiti personali e di reddito necessari per ottenere questa forma di sostegno. Analizzeremo inoltre il funzionamento dell’assegno e le modalità per presentare la domanda di erogazione.
Indice
Partiamo innanzitutto dalla definizione di assegno sociale. Con questa dicitura si fa riferimento ad una specifica prestazione economica erogata dall’INPS, conosciuta in precedenza come pensione sociale. L’assegno viene erogato mensilmente ai cittadini che non raggiungono una soglia di reddito specifica, che viene rideterminata di anno in anno. Possono usufruirne tutti i cittadini italiani e non, a patto che siano soddisfatti tutti i requisiti che vedremo più nel dettaglio nei paragrafi che seguono.
Come funziona: importi e durata
L’assegno sociale viene erogato mensilmente il primo giorno del mese (se non festivo), a partire dal mese successivo a quello di accettazione della domanda. Il riconoscimento è previsto per un anno, in quanto la verifica dei requisiti è effettuata ogni dodici mesi. L’assegno sociale è quindi un provvedimento di sostegno al reddito provvisorio, che può essere revocato qualora il soggetto non rientri più nei parametri previsti. L’erogazione avviene per dodici mesi, con l’aggiunta della tredicesima mensilità. Per il 2018 l’importo mensile è pari a euro 448,07.
Come anticipato in precedenza, per l’erogazione dell’assegno è necessario essere cittadini italiani o essere presenti sul territorio nazionale regolarmente. Entrando più nello specifico il richiedente deve rispondere a uno dei tre seguenti requisiti, e cioè essere:
- cittadino italiano
- cittadino straniero comunitario
- cittadino extracomunitario con permesso di soggiorno di lungo periodo
Per i cittadini comunitari è richiesta l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza, mentre nella terza condizione sono inclusi anche i rifugiati o le persone alla quale è stata riconosciuta la protezione internazionale, purché il permesso sia di lunga durata e esista nel contempo il rispetto di tutti gli altri requisiti previsti. Per tutti i profili è comunque richiesta la residenza sul territorio nazionale, che deve rispondere ai requisiti di continuità per almeno dieci anni consecutivi. Per tutti i profili appena elencati, è inoltre necessario il rispetto le condizioni di reddito, che per l’anno in corso prevedono una soglia pari o inferiore a 5.824,91 euro, che salgono a 11.649,82 qualora il soggetto richiedente sia coniugato. Fondamentale è anche il raggiungimento della soglia minimi di età prevista, che nel 2018 è stata innalzata a 66 anni e sette mesi compiuti, con l’aumento quindi di un anno rispetto ai requisiti per l’anno precedente. Diversamente da quanto avviene per l’erogazione della pensione, non ci sono invece differenze di requisiti per quanto riguarda uomini e donne.
Riassumiamo quindi i requisiti descritti:
- cittadinanza
- età pari o superiore a 66 anni e sette mesi
- reddito inferiore alle soglie previste
- residenza continuativa sul territorio nazionale
Una trattazione specifica meritano i requisiti di reddito. Infatti è utile precisare quali siano i redditi che devono essere inclusi o possono essere esclusi dal conteggio, per conoscere l’effettiva presenza delle caratteristiche reddituali per l’anno 2018.
- Sono da considerare tutti i redditi del richiedente e dell’eventuale coniuge cioè in generale tutti i redditi soggetti al pagamento IRPEF, al netto di contributi o imposte.
- Sono inoltre da includere i redditi esenti da imposte e quelli soggetti alla ritenuta di imposta alla fonte, incluse quindi, ad esempio, le vincite di premi a concorsi erogati dallo Stato.
- Sono inoltre da conteggiare nei redditi del singolo o della coppia tutti quelli soggetti ad imposta sostitutiva, come gli interessi postali o quelli derivanti da titoli o da altre tipologie di prodotti finanziari.
- Si includono nel conteggio del reddito anche le rendite derivanti da fabbricati e terreni.
- Sono infine da considerarsi nel calcolo del reddito anche le pensioni provenienti da stati esteri, le pensioni di invalidità e le rendite INAIL di tipo vitalizio, così come gli assegni alimentari corrisposti dall’ex coniuge.
Analizziamo inoltre le fonti di reddito che non devono essere considerate al fine del calcolo dei redditi annuali.
- È sempre escluso il trattamento di fine rapporto lavorativo, sia se erogato all’effettivo termine del rapporto di lavoro, sia nel caso sia richiesto un anticipo totale o parziale durante un rapporto in corso. Sono esclusi dal reddito dei fabbricati quello inerente la prima casa e le competenze soggette a tassazione separata per quanto riguarda gli arretrati.
- Sono esclusi inoltre i redditi percepiti all’estero dai lavoratori dipendenti, se oggetto di arretrati.
- Per quanto riguarda i percettori di indennità di accompagnamento, queste sono escluse per gli invalidi civili. Così come escluse sono le indennità ricevute dai sordi per quanto riguarda le prestazioni relative alla comunicazione.
La domanda di erogazione dell’assegno sociale 2018 può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno, al raggiungimento di tutti i requisiti elencati in precedenza. La richiesta può essere effettuata tramite tre diverse modalità. La prima prevede la presentazione online, da effettuare nella sezione del sito dedicata. Per l’accesso è necessario il possesso della password e del PIN utente, che può essere richiesto gratuitamente sullo stesso sito INPS. Precisiamo però che l’erogazione del PIN non è immediata e consigliamo quindi di effettuarla il prima possibile per poter accedere a tutti i servizi online previsti dall’ente pensionistico.
In alternativa alla modalità online è possibile effettuare la domanda rivolgendosi ad un CAF, un patronato o ad un intermediario INPS. Questi soggetti sono autorizzati dall’ente alla presentazione delle domande per conto terzi, e la procedura avvien online tramite i canali di accesso dedicati.
La terza possibilità prevede la richiesta dell’assegno tramite il contact center INPS, raggiungibile da telefono fisso al numero verde gratuito 803 164 o allo 06 164 164 da telefono cellulare (in questo caso i costi possono variare in base alla tariffa telefonica prevista dall’operatore fornitore del servizio).
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