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Assunzioni agevolate, come funziona il nuovo sgravio Inps

Ecco come funziona il nuovo sgravio Inps per favorire le assunzioni agevolate.

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Sono già operative le nuove regole sulle assunzioni agevolate precedentemente previste dalla Legge Stabilità 2015, su cui è finalmente giunta l’attesa circolare esplicativa Inps. Sostanzialmente, le assunzioni saranno agevolate attraverso l’esonero contributivo concesso a tutti i datori di lavoro privati (anche se non imprenditori), ma non sui contratti di apprendistato e sui contratti di lavoro domestico. Vediamo tuttavia nel maggior dettaglio quale sia il funzionamento dell’iniziativa, sulla base delle più recenti indicazioni fornite dall’istituto previdenziale nella sua circolare 17/2015.

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Assunzioni agevolate, come funzionano

Le assunzioni agevolate sono regolate dalla possibilità di poter beneficiare di un esonero dai contributi previdenziali che ricadono sul datore di lavoro, con esclusione dei premi e dei contributi Inail, nel limite massimo di 8.060 euro su base annua. Il beneficio è valido per le assunzioni effettuate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015, ed ha una durata di 36 mesi a partire dalla data di assunzione.

Assunzioni agevolate, non per tutti i tipi di contratti

Si tenga ad ogni modo presente che non tutte le assunzioni possono ricadere nella fattispecie che precede. In particolar modo, le tipologie di lavoro incentivato possono ben includere il job sharing a tempo indeterminato, il lavoro di somministrazione, o i contratti dirigenziali. Sono invece esclusi i contratti di lavoro intermittente o a chiamata, anche se a tempo indeterminato.

In tal proposito, nella sua circolare l’Inps precisa come il beneficio non determini alcuna riduzione della misura del trattamento previdenziale, con l’aliquota della prestazione pensionistica che rimane fissata nella misura ordinaria, pari al 33% della retribuzione lorda imponibile (per la generalità dei lavoratori dipendenti).

Assunzioni agevolate, i requisiti

Stabilito quanto precede, ricordiamo che per poter avere diritto all’esonero contributivo è necessario che il lavoratore nel corso dei sei mesi precedenti l’assunzione, non risulta occupato presso un qualsiasi datore di lavoro con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. È inoltre necessario che nei tre mesi precedenti l’entrata in vigore della Legge (da ottobre 2014) il lavoratore non abbia avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro, richiedente l’incentivo, o con società da lui controllate o a lui collegate.

Infine, è previsto che il lavoratore non abbia avuto un precedente rapporto di lavoro agevolato dalla stessa misura della Legge di Stabilità 2015, con lo stesso datore di lavoro che assume.

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