Il Ministero del Lavoro ha pubblicato un corposo dossier sull’andamento dei rapporti di lavoro nel IV Trimestre 2013, periodo nel quale il sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie avrebbe registrato 2.266.604 avviamenti di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, con una flessione di 18.851 unità rispetto a quanto riscontrato nel IV trimestre del 2012 (- 0,8%). Delle nuove assunzioni, il 75% sono state concentrate nel settore dei Servizi (1.699.694 unità), con un calo del 2,1%. Sulla base dei dati comunicati, la flessione su base tendenziale più grave avrebbe riguardato le assunzioni a tempo indeterminato, con un passo indietro del 9,4% (- 37.911 unità) contro il calo del 7,1% ( – 4.123 unità) relativi ai contratti di apprendistato. Sempre nel corso del IV trimestre 2013, è continuata la contrazione dei rapporti di lavoro cessati, con 3.108.680 termini di relazioni di lavoro, di cui 1.480.802 riguardanti donne e 1.627.878 riguardanti uomini. Rispetto al IV trimestre 2012 il numero delle cessazioni è diminuito del 2,8 per cento (- 90.152 unità).
Per quanto attiene le nuove assunzioni attivate, il Ministero sottolinea come “nel IV trimestre del 2013 il Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie abbia registrato 2.266.604 avviamenti di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, 18.851 in meno rispetto al IV trimestre del 2012 (-0,8%). Nelle regioni del Nord e del Mezzogiorno si concentra il maggior numero di nuove assunzioni, rispettivamente 877.292 e 801.899 unità, a fronte delle 586.588 del Centro”.
Ancora, rispetto al IV trimestre del 2012, le attivazioni diminuiscono su tutto il territorio nazionale, con una particolare incidenza negativa al Nord, dove la flessione è stata pari all’1,7%, contro un calo dello 0,5% nel Centro dello 0,1% nel Mezzogiorno. “Considerando il genere dei lavoratori” – aggiungeva ancora il Ministero – “1.173.270 contratti di lavoro avviati hanno riguardato le donne, un dato che, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, segna una riduzione del 2,1% (25.481 contratti in meno) con una flessione più accentuata nelle regioni del Nord Italia (-4,7%). Il 75% delle assunzioni registrate è concentrato nel settore dei Servizi (1.699.694 unità), mentre nell’Agricoltura e nell’Industria il volume di contrattualizzazioni è risultato pari a, rispettivamente, 271.463 e 295.447 unità. Rispetto al IV trimestre del 2012, l’Industria perde l’1,8% dei contratti avviati; tuttavia è il comparto edile a subire le perdite maggiori: le Costruzioni perdono infatti il 4,6%, corrispondente a -6.129 attivazioni. Il settore dei Servizi riduce il numero delle assunzioni del 2,1% che si traduce in una contrazione equivalente a -36.763 rapporti di lavoro attivati”.
Sul fronte delle tipologie di contratti utilizzati, nel IV trimestre 2013 poco meno del 70% delle assunzioni sarebbe stato formalizzato con contratti a tempo determinato (1.539.435 unità), il 16,1% con contratti a tempo indeterminato (364.972 unità) e il 7,4% con contratti di collaborazione (167.438 unità). I rapporti di apprendistato sono stati pari al 2,4% del totale, o 54.073 unità. In proposito, il Ministero segnalava come “su base tendenziale, si segnala l’incremento degli avviamenti formalizzati con “Altro tipo di contratto” (+4,8%, equivalente a +6.435 rapporti di lavoro). Significative contrazioni si registrano per i rapporti di lavoro tempo indeterminato (-9,4%, pari a -37.911 unità) – in questo caso rilevante è la diminuzione delle assunzioni che hanno interessato la componente femminile (-11,6%) – e per i rapporti di lavoro in apprendistato (-7,1% equivalente a -4.123 contratti)”.
I tirocini. Segnaliamo infine come per la prima volta nella storia si rendono disponibili i dati sui tirocini extra curricolari che sono stati registrati dal sistema informativo delle comunicazioni obbligatorie. I tirocini,rappresentanti una particolare forma di esperienza lavorativa, prevalentemente rivolta alle giovani generazioni, sono ammontati per il 2013 a 204.081 unità. Nel solo IV trimestre sono stati attivati 50.624 tirocini, di cui 24.861 rivolti a individui di genere maschile e 25.763 a individui di genere femminile. Quasi un tirocinio su due (il 47,5%) ha riguardato individui al di sotto dei 24 anni di età, mentre il 36% ha riguardato individui tra i 25 e i 34 anni di età (solamente il 16,5% ha interessato individui over 35).
“La variazione tendenziale segnala una decisa crescita del ricorso ai tirocini nell’ultima frazione della serie storica considerata” – segnala il Ministero del Lavoro nel dossier – “Rispetto al IV trimestre 2012, il volume totale di attivazioni è infatti cresciuto del 14,7% per complessive 6.492 unità. Nel caso della componente maschile l’incremento è stato del 20,8% e nel caso di quella femminile del 9,4%. Si rilevano, inoltre, aumenti significativi, in valori assoluti, per tutte le cassi di età considerate in particolare per gli under 25 (+2.993 unità) e per i 25-34enni (+2.335 unità). Osservando l’andamento dei tirocini nell’arco degli ultimi tre anni, si nota come la dinamica ha ripreso ad attestarsi su valori positivi solo a partire dal II trimestre 2013, dopo una persistente e costante flessione iniziata nel corso del I trimestre del 2011”.
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